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Caso Palermo, il club non ci sta: “Ennesimo ritardo”

I rosanero furiosi per il rinvio della sentenza della Corte Federale d'Appello, che avrebbe dovuto esaminare il ricorso presentato dalla società contro la retrocessione in C stabilita dal TFN

Redazione ITASportPress

Nessuna sentenza da parte della Corte Federale d'Appello, chiamata a pronunciarsi sul ricorso presentato dal Palermo contro la decisione del TFN, che ha condannato i rosanero alla retrocessione in Serie C per irregolarità amministrative tra il 2014 e il 2017. Il presidente Santoro si è infatti astenuto a causa di alcuni articoli denigratori nei suoi confronti, con l'udienza che è stata rinviata al 29 maggio. Una decisione che non è stata presa bene dal club siciliano, che ha diffuso un comunicato.

"ENNESIMO RITARDO" - "L'U.S. Citta’ di Palermo, prendendo atto dell’odierna astensione comunicata in udienza dal Presidente della Corte Federale di Appello in ragione delle notizie di stampa apparse oggi su presunte indagini a suo carico, si rammarica che ancora una volta non sia riuscita ad ottenere tempestivamente risposta alle proprie istanze, per motivi estranei al procedimento in cui si trova coinvolta.

La decisione del Presidente, espressamente motivata ai sensi dell’art. 51 cpc ultimo comma (sussistenza di gravi ragioni di convenienza), aggrava ulteriormente la posizione della Società, che si trova a subire un ulteriore ritardo nella definizione della vicenda.

All’udienza fissata per il prossimo 29 maggio la Società, con i propri avvocati, ribadirà con forza le proprie ragioni, per fare valere i diritti del club e della Città, convinta di poter ribaltare l'ingiusta sentenza del Tribunale Federale Nazionale".