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Cosenza, il talento del Guarascione…

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Il presidente del Cosenza, Eugenio Guarascio, piuttosto pungente nei giorni scorsi in merito all'uscita di scena dell'Italia dalle qualificazioni Mondiali

Redazione ITASportPress

Ai palati fini qualche giorno fa non sarà sfuggito l’intervento stampa di Eugenio Guarascio, presidente del Cosenza quart’ultimo in B, che tra le altre cose definiva l’eliminazione dell’Italia dai Mondiali in Qatar, il “frutto di anni di errori” e del non avere “messo in campo nessuna misura per arginare l’emorragia di talenti che il nostro paese ha sempre assicurato” (vedi ansa.it del 25.03); e neanche le repliche di chi (su tutti il noto blog cosentino lacchite), probabilmente non amando molto Guarascio, ha scritto subito “ma da quale pulpito..?” stupendosi del fatto che chi negli ultimi anni ha collezionato retrocessioni e ripescaggi e investito nulla sul settore giovanile rossoblu, si sia potuto così facilmente addentrare su temi quali “le difficoltà del selezionatore dell’Under 21” o “la centralità dei settori giovanili” per non dire della riforma della serie B volta ad aumentare “le possibilità di centinaia di giovani che faticano ad emergere”.

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IL SUGGERIMENTO - Però per quanto il tema sia interessante noi oggi non intendiamo entrare in merito, lasciandolo a chi ne ha le competenze, ma solo prendere spunto dalla querelle per permetterci un suggerimento al presidente dei Lupi. Fermo restando infatti che lui merita sempre rispetto, in quanto proprietario serio e puntuale negli adempimenti e quindi meritevole di riconoscenza da parte di tifosi e amanti del calcio a prescindere se le sue scelte siano giuste o sbagliate, e nell’ottica di volerlo sempre presente nel Gotha pedatorio (meglio uno serio che sbaglia che i tanti inaffidabili di oggi che dicono di fare le cose per bene.. e poi si scopre che non le hanno proprio fatte, altro che bene..), perché non dare seguito coi fatti alle dichiarazioni appena rilasciate in merito a politiche giovanili e lungimiranza economico - sportiva, dando una bella lezione ai tanti “bacchettatori” sempre vigili ?

MANI SICURE - A tal fine basterebbe consultare e chiamare in società uno dei tanti dirigenti cui oggi immotivatamente si nega di essere profeti in patria, quale il dott. Giuseppe Mangiarano che, nelle ultime sue esperienze di d.g., dopo anni al servizio di Inter e Milan, ha sempre rilanciato settori giovanili e ristrutturato e consolidato i relativi centri sportivi curando pure, come a Guarascio piace, l’equilibrio del bilancio! Questo sì che sarebbe un bel modo di applicare la teoria. E se è vero che Guarascio è noto per non fare ciò che tutti da lui si aspettano è anche vero che se adesso tutti s’aspettano che lui non segua il nostro suggerimento per logica invece dovrebbe seguirlo.

Anche perché del talento del calabrone (che vola in quanto non sa di non poter volare “in base alle leggi della fisica “) e del talento del Guarascione (che milita in serie B perché non sa di non poterci stare “in base alle più elementari leggi del calcio”) non bisogna mai abusare perché c’è il rischio di sfracellarsi alla minima distrazione o deconcentrazione! Meglio puntare anche su altri talenti, spesso vicini e che si fatica a vedere…

Ps: Caro Pres., a scanso di equivoci, se pensa che questo articolo sia stato scritto per qualche motivo diverso dalla logica, siamo pronti a pubblicare altre puntate, citando Angelozzi,

Perinetti, Lo Monaco, Marino, Sartori, se i presidenti di Catania (?), Roma, Turris, Avellino, Lodi ce ne daranno occasione..

E allora via con la dedica presidente Guarascio: “La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso.”

Trapani
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