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Dg Mangiarano a ISP: “Giù le mani dal Trapani, società modello. Multiproprietà Petroni? Fatto non sussiste”

Il dirigente granata illustra ai nostri microfoni il lavoro svolto quotidianamente da tutti i tesserati

Redazione ITASportPress

"Il Trapani Calcio ha già preso una posizione ufficiale in merito alle accuse della Procura smentendo la sussistenza di presunte doppie proprietà in qualità di socio di Fabio Petroni. Anche il Dg. Giuseppe Mangiarano ai microfoni di Itasportpress si dice sereno in merito alle indagini in corso. Il dirigente granata ha illustrato alcune iniziative importanti che porta avanti il Trapani che è ormai un sodalizio ben strutturato e organizzato.

"SOCIETA’ MODELLO - “La nostra è una società trasparente -attacca Mangiarano- e mi riferisco chiaramente a quella nuova nata a luglio. Abbiamo avuto tutta una serie di controlli e anche della Covisoc e non è stato mosso alcun rilievo. Per noi questa è la normalità. La società granata è un modello assoluto visto che ha un settore giovanile che lavora bene e con risultati evidenti: la nostra Primavera è seconda in classifica, l’Under 16 è nelle prime quattro posizioni. Il nostro Centro sportivo “Sorrentino”, sede operativa del Settore giovanile, è ecosostenibile, sia dal punto di vista strutturale, sia culturale, attraverso la realizzazione di corsi di educazione all’ambiente per i ragazzi del Trapani. Abbiamo iniziato un lavoro di piantumazione di alberi, ci sono i pannelli solari per la produzione di acqua calda per compensare le emissioni dei mezzi a 9 posti che vanno avanti e indietro con i ragazzi. Abbiamo formato la squadra Trapani Calcio Legend richiamando tutti gli ex calciatori che oltre ad essere invitati allo stadio collaborano con la società partecipando ad eventi e alla stesura di progetti sociali. Se aggiungiamo che anche la squadra femminile va bene, tanto basta per capire che questa società è veramente l’eccellenza del calcio siciliano e non solo a livello sportivo visto che Palermo e Catania militano in altre categorie. In B siamo ultimi in classifica ma oggi è anacronistico mettere davanti il risultato sportivo quando il mondo del calcio va verso un risanamento dei bilanci. Pensare di giudicare un club guardando solo la classifica è sbagliato. Le società di calcio in primis devono essere giudicate positivamente, solo se sono sane”.

"ACCUSE PROCURA SU MULTIPROPRIETA’ - “Il fatto non sussiste e lo documenteremo. Ci sono gli strumenti nell’ambito della giustizia sportiva che ci consentono di documentare in maniera oggettiva che si tratta di questioni non fondate. Però doverci difendere costantemente è desolante anche perché agli occhi dei tifosi non è bello. Noi siamo una società privata ad interesse popolare e ai tifosi vorremmo raccontare altro”.

"SQUADRA - “Abbiamo avuto problemi ad inizio campionato perdendo per infortuni Corapi, Ferretti ed Evacuo, tre titolari importanti. Visto che avevamo una rosa limitata non è stato facile sostituirli e abbiamo pagato dazio. Per minutaggio giovani siamo ai primi posti del campionato e questo è positivo da un lato anche se l’esperienza fa molto. In casa soffriamo quando siamo noi a dover fare la partita ma è per questione di gioventù. Comunque sia abbiamo affrontato Salernitana, Cremonese, Empoli e Venezia al Provinciale e il calendario non ci ha dato una mano. C’è tutto un girone di ritorno per risalire in classifica anche se il nostro obiettivo è la salvezza. Siamo partiti con la consapevolezza che sarebbe stato un anno difficile ma lavoreremo per migliorare il rendimento della squadra”.

"TIFOSI - “Ho visto una maturità dei tifosi granata ampia, sono tutti a sostegno della squadra e la nostra chiarezza con la gente è stata premiata. Abbiamo detto sin dall’inizio che noi dobbiamo vincere la partita dei conti e poi quella del campo. Salvezza anche all’ultima giornata ci può stare. La vittoria a Livorno ha riportato entusiasmo e ci ha fatto lavorare con maggiore serenità. Il Trapani deve lavorare 24 ore al giorno per ottenere un risultato che altri ottengono con 4 ore, ma qui siamo tutti sul pezzo, dal magazziniere al presidente”.