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Figc corre in aiuto dei club lombardi e veneti ma esplode il caos. Tutti chiedono deroga pagamenti del 16 marzo

Gravina (Getty Images)

Oggi Gravina ha mandato una lettera a tutti i club professionisti di B e Lega Pro

Redazione ITASportPress

L'emergenza da Covid-19 sta avendo un forte impatto sul calcio in generale e sulle società in particolare con ripercussioni economiche-finanziarie. E' di questa mattina la lettera inviata dalla Figc a tutti i club professionistici in cui viene sollevato il problema delle partite a porte chiuse fino al 3 aprile, decisione del Consiglio dei ministri, che non consentirà alle società di poter usufruire dell'incasso da botteghino, primaria fonte di introito per ottemperare agli adempimenti fiscali.

I PAGAMENTI - In particolare l'art.85 delle Noif della Figc il quale disciplina gli economico finanziari per i club professionistici, prevede per il bimestre gennaio-febbraio 2020, che le società partecipanti al campionato di Serie B e Lega Pro, oltre al pagamento degli emolumenti ai tesserati, debbano documentare alla Figc-Covisoc entro il 16 marzo l'avvenuto pagamento delle ritenute Irpef, dei contributi Inps e del Fondo fine carriera, dovuti per il quarto trimestre in favore dei tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo con contratti ratificati.

DEROGA - A riguardo oggi il presidente della Figc Giancarlo Gravina ha cercato di venire incontro ai club ricadenti nelle zone del Nord Italia dove si registrano più contagi da Coronavirus, impegnandosi a interloquire con con il Governo e in particolare con il ministro dello Sport Spadafora, per un intervento teso a rinviare i pagamenti degli adempimenti fiscali del 16 marzo.  Molte società calcistiche, in particolare quelle del Sud, hanno preso una posizione ufficiale nei confronti della Figc visto che ritengono che quelle esposte alla situazione di crisi, non sono solo i club (lombardi e veneti) ma le proprietà dei sodalizi professionistici visto che molte di esse operano in tutto il territorio nazionale essendo delle aziende di natura nazionale e dunque anche nelle cosiddette zone rosse. Nello specifico viene chiesto di spostare di 30 giorni la data del 16 marzo almeno per quanto riguarda gli adempimenti fiscali come potrebbe avvenire per i club lombardi e veneti. Insomma tutte le società calcistiche di B e Lega Pro vogliono che venga concessa la deroga.