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Palermo, il saluto di Zamparini: “Oggi mi sento come se fossi diventato ‘vedovo'”

(Getty Images)

Il patron rosanero ha ceduto la società dopo 16 anni di gestione

Redazione ITASportPress

Forse l'era di Maurizio Zamparini a Palermo è finita davvero. Il patron rosanero che ha venduto diverse volte il club, ma riappropiandosi dello stesso alcuni giorni o mesi per la rinuncia degli acquirenti, stavolta sembra aver definito la cessione dell'intero pacchetto del Palermo Calcio. Zamparini saluta il Palermo, definitivamente, dopo 16 anni da presidente del club rosanero. "Mi sento come se fossi diventato vedovo" ha raccontato nell'intervista rilasciata all'emittente del Gruppo Almamedia "Pop Economy" nella sede della sua azienda alle porte di Varese, dove ha conosciuto gli intermediari londinesi che stanno gestendo l'affare. Con loro anche David Platt, ex calciatore in forza a Bari, Juventus e Sampdoria che, forte della sua esperienza sui campi da calcio da giocatore ed allenatore, sta fornendo ai nuovi acquirenti inglesi una consulenza "sportiva".

PLATT -  Zamparini, guida controversa del Palermo degli ultimi anni, ha cominciato la sua avventura da imprenditore sportivo negli Anni 80, prima col Pordenone Calcio e poi, nel 1987, con il Venezia. L'ex presidente rosanero ha voluto presentare ai tifosi la nuova proprietà, presentando Richardson e Platt come: "Le persone che mi hanno permesso di uscire bene dal Palermo e di fare un ultimo regalo alla città". Zamparini, inoltre, ha spiegato: "La società è in mano a persone sicure e serie con le possibilità economiche per un progetto serio. Ringrazio Clive (Richardosn ndr)che fa parte del gruppo acquirente"

RICHARDSON - Clive Richardson si è presentato così: "Abbiamo cercato tante opportunità in questi sei mesi e siamo stati noi a cercare il Palermo -riporta Gazzetta.it-. I nomi? Non c'è soltanto un proprietario ma al momento non possiamo ufficializzare l'organigramma, ma non ci sarà un unico proprietario". Nel progetto sarà coinvolto anche l'ex giocatore di Juventus, Sampdoria e Bari, oltre che dalla nazionale inglese, David Platt: "Budget? Sono un rappresentante della compagnia, do una mano. Rinforzi di gennaio? Vediamo, anche perché la squadra non ha fatto male, è prima in classifica. Siamo venuti proprio per parlare con quelli della società, come Rino Foschi. Siamo venuti per dare tranquillità, sicurezza a quelli che contano, ovvero i ragazzi che vanno in campo", le parole di una delle icone del Mondiale di Italia '90, in cui l'Inghilterra arrivò quarta. "È bellissimo venire in Italia - prosegue Platt -. Mi hanno chiesto di venire per dare una mano, non so cosa farò in futuro. La cosa più importante è dare tranquillità alla squadra che sta facendo bene. Miei trascorsi? Non ho mai giocato a Palermo. L'unico legame risale a quando eravamo al Manchester City: volevamo Cavani"