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Palermo in C, le reazioni: Foschi parla di “sentenza vergognosa”. E il Venezia…

Abbiamo raccolto un po' di dichiarazioni dopo la decisione di spedire i rosanero all'ultimo posto di Serie B

Redazione ITASportPress

La questione riguardante il Palermo sta mettendo agitazione in tutto il mondo del calcio italiano. Ricordiamo che nel pomeriggio è arrivata la decisione del Tfn, che ha rispettato quanto chiesto dalla Procura della Figc: rosanero retrocessa in Serie C, con conseguente riscrittura della classifica del campionato cadetto (Perugia ai playoff, Venezia salvo e playout da giocarsi fra Foggia e Salernitana). La società siciliana farà ricorso alla Corte d'Appello, che confermerà la decisione o la cambierà entro una decina di giorni. Per questo i playoff e playout potrebbero distare di almeno una settimana.

FOSCHI - Vediamo insieme alcune delle reazioni che sono sorte nelle ore successive alla decisione del Tfn. Ad esempio, quella di Rino Foschi, divenuto presidente del Palermo a febbraio dopo che le quote azionarie del gruppo britannico Sport Capital Group sono state cedute a Daniela De Angeli, ex direttore amministrativo: "L'Italia è un paese particolare, non c'è nulla da commentare. Per noi è stata un'annata incredibile, abbiamo lavorato con massima professionalità. Dal mercato fino al terzo posto ottenuto, con stipendi pagati regolarmente. La Covisoc aveva confermato che la nostra iscrizione al campionato era regolare. Ora è una vergogna apprendere tale sentenza che punisce una città intera, una tifoseria e il nostro lavoro. Palermo è la quinta città d'Italia e non può subire questo trattamento. Sono fiducioso per i prossimi gradi di giudizio, ma ormai in questo Paese non credo più a nulla".

ALBANESE - Riprendiamo da Gianlucadimarzio.com le frasi di Alessandro Albanese, presidente del club rosanero da qualche settimana (passaggio del club ad Arkus Network): "Una sentenza incomprensibile. Stiamo già proponendo l'Appello per dimostrare la capitalizzazione del gruppo che ha acquistato il Palermo e gli imprenditori vicini che hanno rilevato la società. Dimostreremo che se si pensa di fare un danno irrisorio in realtà questo è superiore, un danno fatto non solo alla società, ma all'intera città, ai tifosi ed ai colori. Questa città non merita la Serie C, se fosse stato fatto qualcosa di grave l'avrei capito. Ho già sentito la famiglia Tuttolomondo, sono più carichi di prima ed hanno la voglia e la volontà di dimostrare la solidità del gruppo".

IL SINDACO - Alcune dichiarazioni sono state rilasciate anche da Leoluca Orlando, sindaco della città di Palermo: "La retrocessione del Palermo colpisce tutta la città. Si tratta di una decisione che non tiene conto degli aspetti sportivi e che risulta essere ancor più dolorosa visto il rendimento in campionato della squadra rosanero. Vedremo, anche da parte dell'Amministrazione Comunale, se ci siano dei margini per appellarsi".

VENEZIA - È importante sapere anche quanto dichiarato dal presidente del Venezia Joe Tacopina, dal momento che i lagunari, per effetto della sentenza, sono salvi senza passare dai playout (è incredibile perché non meno di 72 ore fa erano in piena zona retrocessione diretta): "Per noi è un gran sospiro di sollievo, non posso negarlo. Come ribadito più volte, credo sia giusto che chiunque commetta illeciti debba pagarne le conseguenze. Un discorso che vale per tutti, ogni altra sentenza incoraggerebbe i club a non rispettare le norme e questa è una cosa che non può essere permessa. Attendiamo fiduciosi i prossimi sviluppi, noi comunque restiamo concentrati sui playout per farci, nel caso, trovare pronti".

PESCARA - Salta un turno di playoff il Pescara, con Bepi Pillon intervistato da Sky Sport poco dopo la notizia della decisione di spedire i rosanero all'ultimo posto: "Quando accadono queste cose è comunque brutto. Almeno non dovremmo più sfidare il Cittadella, squadra contro la quale ho sempre perso (sorride, ndr). Noi qualunque cosa accadrà ci faremo trovare pronti, certo che non sapere quando verranno esattamente giocati i playoff ci rende le cose un po' più difficili".