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Palermo, pari con lo Spezia allontana la A anche se resta lo spettro della C

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Per i rosanero adesso determinanti i risultati di Brescia e Lecce

Redazione ITASportPress

Nell’anticipo delle 12.30 della 34a giornata, mezzo passo falso del Palermo-che al Barbera non va oltre il 2-2 con lo Spezia e dice quasi addio alle chances di promozione diretta in A. Gli uomini di Rossi con molta probabilità salutano le possibilità di promozione diretta. I rosa giocano un primo tempo discreto in cui arrivano due gol ma le tante amnesie difensive permettono agli ospiti di pareggiare. Nella ripresa, invece, lo Spezia domina, Brignoli salva il Palermo che prova a vincere solo nel finale, ma senza la convinzione giusta. I fischi dei pochi tifosi al Barbera accompagnano i rosa negli spogliatoi, ora si devono guardare le partite di Lecce, Brescia e Benevento.

SPETTRO C - Ma la corsa alla A potrebbe alla fine avere un altro nemico non sul campo ma nelle aule dei tribunali: le accuse a Maurizio Zamparini e al Palermo contenute nei deferimenti emessi ieri dalla Procura federale – destinatari anche l’ex presidente del Collegio sindacale Anastasio Morosi e l’ex presidente del club Giovanni Giammarva –, sono pesantissime. Nel deferimento, come riporta la Gazzetta dello Sport, vengono elencati partecipazioni in società che facevano capo a Zamparini gonfiate, crediti per cessioni di quote messi a bilancio ma mai riscossi e crediti per imposte pagate anticipatamente, ma solo sulla carta. Trucchetti per decine e decine di milioni che hanno gonfiato il patrimonio netto della società, facendola rientrare nei paletti della Covisoc per il rilascio delle licenze nazionali. I ripetuti illeciti amministrativi contestati all’ex patron rosanero – emersi dall’indagine penale della Procura penale per cui Zamparini andrà a processo il 2 luglio con l’accusa di falso in bilancio, riciclaggio e autoriciclaggio – sono così gravi da restringere il campo delle possibili richieste sanzionatorie: nella migliore delle ipotesi, infatti, la Procura federale chiederà ai giudici di 1° grado la retrocessione all’ultimo posto in classifica del campionato di competenza; nella peggiore l’esclusione dal campionato (con conseguente assegnazione del Consiglio federale ad una categoria minore). Lo scopriremo presto. Il procuratore ha chiesto al Tribunale federale di fissare l’udienza nella prima data utile, entro due settimane. Si ipotizza il 10 maggio. Per l’eventuale appello ci vorranno altri venti giorni. Già così, il processo federale rischia di concludersi dopo playoff e playout, dunque a verdetti già pronunciati. Se il Palermo dovesse «cavarsela» con una penalizzazione, quando dovrebbe scontarla perché sia davvero afflittiva?