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Pisa, tensione alle stelle: tifosi minacciano di non far giocare la squadra

Il prossimo impegno all’Arena Garibaldi alla vigilia di Natale in anticipo televisivo alle 12.30. «Che sarà di Pisa-Spezia chi lo sa», c’è scritto su alcuni striscioni

Redazione ITASportPress

Delusione e rabbia a Pisa per la rottura della trattativa per il passaggio di proprietà della società al nuovo aspirante compratore Giuseppe Corrado. I tifosi prendono le distanze dall'attuale proprietario Fabio Petroni e minacciano di non far giocare la squadra. Nella notte tra mercoledì e giovedì sono apparse decine di striscioni a Pisa e dintorni contro Petroni: «Se non vendi… a Pisa non si gioca». Oggi alle 13.30 gli ultras hanno organizzato un ritrovo fuori dal ristorante Poldino, dove la squadra si radunerà prima della partenza in pullman per Cittadella. Ma a preoccupare è soprattutto il prossimo impegno all’Arena Garibaldi alla vigilia di Natale in anticipo televisivo alle 12.30. «Che sarà di Pisa-Spezia chi lo sa», c’è scritto su alcuni striscioni. In questa storia da film un destino ancora una volta beffardo ha voluto che fosse in programma proprio adesso la partita più attesa e delicata dell’intera stagione. Il derby con i rivali spezzini, già ad alto rischio a cose normali e con diversi precedenti di scontri.