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Serie B, Balata: “La confusione non dipende da noi. Campionato a 20 con l’Entella? Non faccio previsioni”

Il numero uno della lega cadetta sul caos che non sembra trovare fine

Redazione ITASportPress

Intervenuto ai microfoni di Radio 1 nel corso della trasmissione Radio Anch'Io Sport, Mauro Balata, presidente della Lega di Serie B ha parlato delle ultime vicende che hanno visto la serie cadetta entrare in un vero e proprio tunnel. Tra ripescaggi e ricorsi, alla fine il Consiglio di stato ha lasciato il format a 19 ma domani si attende la decisione del Consiglio Federale che dovrebbe, salvo ulteriori colpi di scena, lasciare così il format.

CAOS IN B - Confusione continua: "L'ultima decisione presa dal Consiglio di Stato, è una decisione che rientra perfettamente con quanto affermato in precedenza dai vari tribunali. Quindi nulla di nuovo. Non mi piace sentire la parola caos in riferimento alla serie cadetta. Si tratta di una scelta fatta da 19 società in virtù di diritti conquistati sul campo e sanciti e verificati dalla Figc. Incertezza? Non dipende dalla Lega di Serie B. Abbiamo subito oltre 60 ricorsi da società coinvolte. Noi abbiamo fatto solo 2 ricorsi basati su principi granitici. La nostra posizione è stata autorizzata dalla Federazione Giuoco Calcio".

CONSIGLIO FEDERALE - "Cosa può succedere? Portare il campionato a 20 portando solo l'Entella? A questo punto non mi avventuro in previsioni. Io ho fatto un appello a Gravina. Gli avvocati mi dicono che c'è un problema pregiudiziale legato al fatto che la società passibile di sanzione, come il Cesena, era già fallita e non più affiliata alla Lega, dunque con decisioni improcedibili per legge. C'è un vizio in radice, ma noi rispetteremo le valutazioni che farà il TAR". "Giorgetti ha detto che l'Entella merita la B più degli altri club? Non commento, non mi permetto. Qualsiasi cosa io possa dire potrebbe essere presa bene da qualcuno e male da altri. Credo che servano delle riforme legislative per risolvere una volta per tutte questi problemi".

CHIAREZZA - "Servono delle regole chiare, dovrebbe esserci una giustizia endofederale rapida e precisa. Ma in realtà secondo me è tutto abbastanza chiaro dato che anche nell'ultimo decreto del Consiglio di Stato si fa riferimento ad un qualcosa che era stato precedentemente dichiarato dagli altri tribunali".  "Noi abbiamo deciso di votare Gravina, dopo un confronto molto intenso, perché crediamo che la sua idea di fare riforme sia fondamentale. Senza riforme non si può andare avanti. Servono regole precise, rigorose".