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Serie B, caos Palermo: ecco la polizza della discordia

A forte rischio l'iscrizione dei rosanero al campionato cadetto

Redazione ITASportPress

Ore di apprensione in casa Palermo: i rosanero, al momento, non avrebbero i requisiti per prendere parte al prossimo torneo di Serie B. Il club non avrebbe infatti depositato in Lega la documentazione richiesta, con la società che, per bocca del presidente Tuttolomondo, assicura che in realtà si sia trattato solamente di  un problema tecnico, con la documentazione inviata alle 23.59 del 24 giugno. Una notizia che ha fatto esplodere la rabbia dei tifosi siciliani, tanto che alcuni di loro, alla notizia, si sono recati all'esterno dello stadio Barbera, dove hanno fatto esplodere qualche petardo fino all'arrivo della polizia.

POLIZZA DELLA DISCORDIA - Subito dopo la mezzanotte, il presidente del Palermo ha mostrato i documenti che accertano il pagamento e la quietanza della fideiussione, sottoscritta con la compagnia assicurativa bulgara LEV INS,  iscritta all'albo IVASS, come requisito richiesto dalla Lega, e al centro di un caso di commercializzazione di polizze assicurative contraffatte nel giugno 2018. Il club ha sottolineato di aver provveduto al pagamento della polizza fideiussoria necessaria all'iscrizione al torneo di B, affermando che verrà consegnata nelle prossime ore a causa di un disguido tecnico non imputabile al Palermo Calcio. In un altro documento, la compagnia assicurativa precisa invece che il disguido telematico non consente la trasmissione della polizza fideiussoria rilasciata dal club.

NODO - Uno dei nodi principali riguarda il concetto di deposito della fideiussione: secondo Tuttolomondo, basterebbe la Pec per adempiere agli obblighi, mentre, al contrario, il manuale per il rilascio delle licenze della Figc parla del deposito dell'originale.