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Serie B, ecco i due punti che fanno ipotizzare al ritorno a 22 squadre

(Getty Images)

L'analisi della Gazzetta dello Sport fa pensare ad un ritorno al format tradizionale

Redazione ITASportPress

Il "ring" del Salone d'Onore del Coni non ha avuto né vinti né vincitori ieri. Il "trofeo B" per il momento è nelle mani del presidente del Collegio di Garanzia, Franco Frattini almeno per altri due giorni. Poi arriverà l'ultima decisione definitiva nel circuito della giustizia sportiva. Oggi la Gazzetta dello Sport ha fatto un proprio exit poll, sulla vicenda ipotizzando un ritorno alle 22 squadre. La rosea lo spiega due punti cardine. Ecco il primo: "il percorso che ha portato al cambio in corsa dopo essere andati troppo avanti, prima definendo i criteri di ripescaggio, poi chiedendo e ottenendo le garanzie economiche (il famoso milione e 900mila euro di cui ha parlato per il Siena l’avvocato De Renzis), quindi ribadendo la volontà del format a 22 prima di cambiare strada sulla base del pronunciamento unanime delle società di B, che nei giorni caldi inviarono al commissario una categorica mozione per incoraggiare la linea della riduzione dell’organico".

Questo il secondo: "l’aver abbondantemente discusso anche il ricorso che riguarda la posizione di «ripescabilità» del Novara (e del Catania), contestate dal ricorso di Ternana, Pro Vercelli e Siena. Queste ultime a sostenere la tesi secondo la quale le prime — che hanno riportato punti di penalizzazioni per questioni amministrative — non sarebbero state punite con una sanzione retroattiva (il motivo per il quale il primo e il secondo grado federale avevano riabilitato Novara e Catania), ma non rientrerebbero nella possibilità di ripescaggio per mancanza dei requisiti. Tesi contestata anche dall’avvocato Roberto Cota, ex presidente della regione Piemonte, legale del Novara".