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Trapani, esposto alla Procura contro il pignoramento: “Disegno criminoso per danneggiarci”

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La società non ci sta e risponde agli atti della passata gestione societaria

Redazione ITASportPress

"Momento complicato per il Trapani che nelle scorse ore è andata incontro al pignoramento di beni per un valore di circa 540mila euro da parte della precedente proprietà Fm Service. Il club non ha preso bene quanto avvenuto e ha presentato esposto in Procura per l'ingente danno, anche di immagine, che questa situazione sta creando.

Come si legge si tratta di "un danno gravissimo, che rischia di mettere in ginocchio, in un momento già di per sé difficile a livello nazionale, il Trapani Calcio e con esso tutti i lavoratori, gli sponsor e tutta la collettività legata alla società granata". Una premessa che apre le porte all'intero esposto mandando per conoscenza anche al Presidente del Tribunale di Trapani, al Sindaco di Trapani, al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Trapani, alla Lega B e agli istituti bancari.

Il Trapani, dopo aver appreso del pignoramento dagli organi di stampa "intende richiedere l’intervento dell’Autorità Inquirente sulle manovre poco trasparenti poste in essere dall’ex amministratore della società, Sig. Maurizio De Simone". Cruciale un passaggio dell'esposto in cui il club evidenzia "come il disegno criminoso posto in essere dal Sig. De Simone, il cui pignoramento presso terzi è soltanto uno degli strumenti giudiziari indebitamente utilizzati dallo stesso per indurre volutamente in errore il Tribunale, miri a depauperare il bene collettivo della società del Trapani Calcio, per acquisire un ingiusto profitto, ivi provocando rilevanti danni di immagine per il club".

Ma non solo, la società ha tenuto a precisare come "il blocco totale dei conti correnti, la indisponibilità di ingenti somme di denaro ed il blocco delle richieste di finanziamento siano l’effetto incontrollato della perdurante azione criminosa posta in essere dal Sig. De Simone dalla data di cessione della società, ai quali, del resto, si aggiunga anche il deterioramento dei rapporti del Trapani Calcio con la Lega di appartenenza, che hanno comportato il blocco di grosse somme di denaro" e che "Le mirate azioni di disturbo della vecchia gestione si inseriscono in una fase in cui il Trapani Calcio, seppur con non poche difficoltà a causa del ritardo con cui vengono incassate le somme dagli sponsor, dalla Lega e da terzi, ha adempiuto al pagamento degli emolumenti dei tesserati e sta provvedendo al pagamento degli stipendi dei dipendenti. Il tutto con la conseguenza di minare - purtroppo con interessate complicità imprenditoriali e mediatiche locali - la continuità aziendale della società per esporla al concreto rischio di vanificare tutti gli sforzi fatti fino ad ora dalla nuova gestione, dagli stessi sponsor e dai singoli sostenitori, come per esempio gli abbonati a cui dovrà essere restituita la quota non usufruita dell'abbonamento… Tale rischio appare ancor più grave in questa delicata fase gestionale che se compromessa pregiudicherebbe irrimediabilmente la società fino al rischio della mancata iscrizione al prossimo campionato stagione sportiva 2020-2021 ed in un momento storico di emergenza sanitaria-finanziaria-economica legata alla pandemia Covid-19 che ha già di per sé recato una grave pregiudizio alle attività produttive di una vasta platea di aziende".