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Trapani, l’avv. Giuliano a ISP: “Poca fiducia nell’attuale proprietà. Questa squadra non è da retrocessione”

Il dirigente granata prende le distanze da chi critica il club

Redazione ITASportPress

L’avv. Paolo Giuliano consigliere d’amministrazione del Trapani Calcio ai microfoni di Itasportpress ha fatto chiarezza dopo le tante illazioni piovute sul futuro del club granata.

"In questi giorni difficili ho lavorato sodo e letto tanto. Ho rispettato in pieno il sacrosanto diritto di cronaca/informazione sui fatti giudiziari che stanno riguardando il Trapani; ho continuato a lavorare in silenzio per la causa granata senza replicare, pur non comprendendo il motivo di certi accostamenti con le ben diverse situazioni in corso presso altre importanti piazze calcistiche siciliane, la cui storia e momento particolare peraltro rispetto pienamente. Tutto questo per un atto di passione per lo sport, per il calcio, per la Sicilia e per Trapani che ne rappresenta l’immagine a livello nazionale; senza pretendere nulla, nemmeno da un punto di vista economico. Così come per un atto di fede avevo operato per la mia città Siracusa, negli anni d’oro di sponsor del settore petrolifero e di mecenati locali, non solo senza pretendere ma anche rimettendoci, tempo e denaro".

"Oggi però, visto superato ogni limite di esaltazione di personaggi che nulla hanno a che vedere con la mia storia familiare e professionale, che vengono per giunta elevati quotidianamente al ruolo di inconsapevoli antagonisti positivi di una battaglia giudiziaria che non mi riguarda assolutamente perché antecedente il mio incarico; considerato il sempre più basso livello di fiducia nei confronti dell’attuale proprietà, con proporzionale tendenza a dipingere TUTTO con le forme ed i colori di una banda dedita a cercare di attuare il colpo del secolo; con la presente intendo esprimere il mio totale e fermo dissenso per questa generale e preoccupante (perché per ovvi motivi di convenienza ormai fatta propria da qualche dirigente di società) mancanza di stile e rispetto nei confronti, prima ancora che del Trapani, della Città di Trapani, dei suoi cittadini e tifosi, nonché della Sicilia intera. E grido questo nonostante il mio incarico limitato all’area sportiva, i cui risultati da gennaio, e quindi nel girone di ritorno, dicono che la squadra non è da retrocessione …, consiglierebbe un ben più comodo tacere".

"Aggiungo una considerazione: se è vero che nessun atto di passione o fede può cancellare 1) quel che sta accadendo tra Alivision e FM Service, tra Petroni e De Simone, 2) la critica situazione economica in cui versano tante aziende a causa del Covid 19, specie nel settore turistico e dei trasporti; 3) la determinazione a continuare nonostante le difficoltà, scambiata per mancanza di chiarezza e confusione; non è men vero, citando un bel film di Roxann Dawson basato su una storia vera (che consiglio a tutti di vedere) dal casuale titolo “Atto di fede”, che “quello che è accaduto ieri non si recupera” e che “ domani si sceglie se vincere o perdere”.

"Concludo quindi auspicando, qualunque sia l’imminente giudizio... universale sul passato del Trapani da parte del Tribunale adito, che la Città di Trapani per domani scelga di vincere. In tal caso il sottoscritto, che non ha fatto mancare un sol giorno il suo contributo alla causa del Trapani Calcio, esaltandolo e difendendolo, così come i suoi tifosi, in tutte le sedi istituzionali e non in cui ha avuto modo di operare, sarà ancor più pronto a proseguire il suo lavoro, come sempre con lealtà, onestà, trasparenza, fantasia e originalità (sempre necessarie in Sicilia...) e in un clima di serenità. Se richiesto ovviamente. Altrimenti, se mai lo avessi arrecato a qualcuno, altrettanto prontamente toglierei il disturbo".