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Ciclismo

Festival dello Sport, svelato il Giro d’Italia 2024 che partirà dal Piemonte

Festival dello Sport, svelato il Giro d’Italia 2024 che partirà dal Piemonte - immagine 1
Il 107° Giro d’Italia in programma dal 4 al 26 maggio partirà dal Piemonte
Redazione ITASportPress

Sei tappe per velocisti, due prove contro il tempo per un totale di 68,2 km, cinque tappe di montagna con quattro arrivi in salita e otto tappe mosse, molto insidiose, saranno il menù del 107° Giro d’Italia in programma dal 4 al 26 maggio nel quale il Trentino sarà protagonista con un arrivo di tappa (Passo Brocon) e una partenza (Fiera di Primiero). Sono 42.900 i metri di dislivello nei 3.321,2 chilometri totali da percorrere. Partenza dal Piemonte e nel giorno della ricorrenza delle celebrazioni della tragedia del Grande Torino. la Corsa Rosa toccherà il Colle di Superga per rendere omaggio agli “Invincibili”. L’arrivo è a Roma dove il Giro terminerà per la sesta volta nella sua storia. La Cima Coppi sarà il Passo dello Stelvio con i suoi 2.758 metri mentre la salita del Santuario di Oropa sarà la Montagna Pantani.

Al vernissage, presentato da Cristina Fantoni e Nino Morici, hanno partecipato molti volti noti dello sport, dello spettacolo, delle istituzioni e delle aziende che fanno e faranno parte della grande famiglia del Giro d’Italia. Sul palco del teatro sono intervenuti anche il vincitore dell’ultimo Giro d’Italia, Primož Roglič, Filippo Ganna, Jai Hindley e il tre volte Campione del Mondo Peter Sagan oltre a un grande corridore che ha fatto la storia della Corsa Rosa come Vincenzo Nibali che ha commentato le tappe principali. Per svelare il Trofeo e parlare di Giro d’Italia Women due Campionesse del pedale quali Elisa Longo Borghini e Letizia Paternoster.


La tappa da segnare in rosso per gli appassionati trentini è la numero 17, in programma mercoledì 22 maggio e definita da Vincenzo Nibali la tappa chiave del Giro: dopo la partenza di Selva di Val Gardena si scalerà subito il Passo Sella, quindi discesa lungo la val di Fassa e Fiemme fino a Predazzo. Da qua il gruppo proseguirà in direzione del passo Rolle, valicato il quale la discesa finirà a Fiera di Primiero prima di scalare il passo Gobbera e due volte il passo Brocon dove è posto l’arrivo. Il giorno dopo la carovana rosa riprenderà il suo tragitto da Fiera di Primiero in direzione Padova dopo aver attraversato gli abitati di Imer e costeggiato il lago Schener ai piedi di monte Croce.

Come detto la partenza sarà dal Piemonte. Dopo la tappa inaugurale Venaria Reale-Torino di 136 km nel giorno del 75° anniversario della tragedia che colpì il Grande Torino., il giorno dopo si inizia già a salire perché la seconda tappa parte dal Canavese (San Francesco al Campo) e termina alla salita di Oropa (150 km) dove nel 1999 Marco Pantani realizzò una delle più belle imprese in salita rimontando 49 ciclisti dopo un problema meccanico e vincendo la tappa. Il primo scossone alla classifica arriverà nei giorni di venerdì 10 e sabato 11 maggio con la cronometro Foligno-Perugia: 37.2 km con gli ultimi 4 in salita per giungere al centro storico Dopo la fatica contro il tempo ecco il secondo arrivo in salita sui 14 km di Prati di Tivo (Spoleto-Prati di Tivo 153 km), già sede di tappa alla Tirreno-Adriatico in diverse occasioni.. Molto impegnative anche le frazioni che concludono la seconda settimana del Giro, sabato 18 e domenica 19 maggio. Un fine settimana con due tappe molto impegnative: Castiglione delle Stiviere-Desenzano del Garda: cronometro individuale (31.0 km) e Manerba del Garda-Livigno (Mottolino) di 223 km con arrivo in salita inedito. La cronometro piatta e velocissima è l’ultima occasione per gli specialisti per accumulare vantaggio sugli scalatori, ma già il giorno successivo questi ultimi avranno l’occasione se non di ribaltare la situazione almeno di rosicchiare secondi, o minuti, agli avversari: per arrivare a Livigno si supereranno 5200 m di dislivello con nel finale l’interminabile Forcola di Livigno (sconfinamento in Svizzera) e l’arrivo al Mottolino dove gli ultimi 1800 m percorrono su asfalto una pista di sci con un’alternanza di rampe al 18% e brevi tratti quasi piatti. Dopo un giorno di riposo le due tappe trentine descritte nelle righe sopra saranno anticipate dalla La Livigno-Santa Cristina Valgardena (Monte Pana) propone 4400 m di dislivello con la cima Coppi dello Stelvio culminanti con i 2 km conclusivi di Monte Pana sempre sopra il 10%. La tappa di media difficoltà di Sappada (154 km da Mortegliano con Passo Duron e Sella Valcalda prima del finale anticipa la resa dei conti della Alpago-Bassano del Grappa (175 km con due scalate del Monte Grappa da Semonzo). Ultima fatica a Roma con il circuito passerella nella Città Eterna.

Lo sport delle due ruote vanta una grande tradizione in Trentino, inaugurata dalla dinastia dei Moser. Francesco è il più noto e vincente del nobile casato di Palù di Giovo, paese di 500 e poco più anime diventato famoso nel mondo per essere quello che vanta il maggior numero di maglie rosa: per 85 volte, infatti, le insegne del primato della classifica del Giro d’Italia è finito sulle spalle di uno dei suoi abitanti. A indossarle sono stati i fratelli Enzo, Aldo e Francesco Moser, ma anche Gilberto Simoni, vincitore di due edizioni della corsa rosa (2001 e 2003). Francesco Moser ha trascorso in carriera 57 giorni da leader del Giro, vincendo l’edizione del 1984, lui che ancora oggi è il ciclista italiano più vincente di sempre, con 273 successi, tra cui spiccano il campionato del mondo del 1977, tre Parigi-Roubaix, due Giri di Lombardia e una Milano-Sanremo.

Ha vestito i colori dell’iride anche un altro trentino, Maurizio Fondriest, che trionfò a Renaix nel 1988, mentre il più degno rappresentante del ciclismo moderno è stato ed è Matteo Trentin, campione europeo nel 2018 a Glasgow e tra i pochi corridori in attività a vantare successi di tappa in tutte e tre le grandi gare a tappe (Tour de France, Giro d’Italia e Vuelta di Spagna).

Oltre a essere degnamente rappresentato nel mondo del professionismo agonistico (nella stagione che sta per andare in archivio i “pro” trentini erano ben dieci), il Trentino è meta gettonata anche da parte dei tanti appassionati delle due ruote, che sulle strade della provincia possono trovare un’ampia offerta. Oltre 400 i chilometri di piste ciclabili, distribuite lungo le vallate del territorio, e le 23 “Grandi Salite”, strade sono spesso state teatro di grandi eventi legati al mondo delle due ruote, su tutti il Giro d’Italia e il Tour of the Alps, e che sono segnalate con un’apposita cartellonistica. A queste si aggiungono i numerosi percorsi riservati agli amanti della mountain bike.

Ricco è anche il paniere degli eventi del ciclismo ospitato ogni anno in Trentino, da anni tradizionale teatro degli arrivi di tappa del Giro d’Italia e del già citato Tour of the Alps. Manifestazioni a cui se ne aggiungono molte altre, dedicate sia al ciclismo su strada che alla mountain bike. Nel 2023, il Trentino ha ospitato anche i campionati italiani di ciclismo su strada (sia della cronometro che della prova in linea) e pure la rassegna tricolore della mountain bike marathon, oltre alla Coppa del Mondo di cross country e downhill in Val di Sole e la spettacolare tappa del massimo circuito internazionale del ciclocross di Vermiglio, l’unica al mondo disputata sulla neve.

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