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LA DECISIONE

Azerbaijan, il ct De Biasi annuncia l’addio: “Ciclo finito”

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L'ex ct dell'Albania, in carica a Baku dal luglio 2020, lascia l'incarico pochi giorni prima della scadenza naturale del contratto
Redazione ITASportPress

Si è conclusa l'avventura di Gianni De Biasi sulla panchina della nazionale dell'Azerbaijan. L'ex allenatore di Modena, Brescia, Torino e Udinese, oltre che ex ct dell'Albania, ha comunicato di aver presentato la proprie dimissioni alla Federazione al termine del girone di qualificazione ad Euro 2024, che ha visto la nazionale azera chiudere al quarto posto il Gruppo E a quota 7 punti, a -3 dalla Svezia terza, raggruppamento dominato da Belgio e Austria che con 20 e 19 punti hanno chiuso ai primi due posti ottenendo la qualificazione alla fase finale del torneo.

De Biasi era arrivato sulla panchina dell'Azerbaigian nel luglio 2020, guidando la squadra in un'edizione di Nations League e nelle qualificazioni al Mondiale 2022.


"Ho fatto il percorso che dovevo fare con questa squadra - l'esordio del messaggio d'addio del tecnico veneto, il cui contratto sarebbe scaduto il 30 novembre  - Penso di aver fatto il massimo, crescendo molto e raggiungendo risultati molto buoni. Abbiamo fatto 7 punti in un girone a 5 squadre in una qualificazione europea. Abbiamo ottenuto cinque vittorie consecutive, cosa che non era mai avvenuta prima e abbiamo dimostrato contro grandi squadre come Belgio, Austria e Svezia di essere sulla strada giusta, di aver costruito un gruppo di giocatori interessanti. Lascio una squadra discretamente giovane, che può avere un futuro. Le cose iniziano e finiscono, per me qui erano finite".

Intervistato da Tuttomercatoweb De Biasi ha poi chiarito di non aver potuto incidere di più a causa dei limiti tecnici oggettivi della rosa: "È frustrante quando ti rendi conto che metti in campo la squadra in una certa maniera, ma poi la differenza la fanno i giocatori di qualità. Il futuro? Aspettiamo che passi il Natale, poi se si presenterà una bella occasione sono disponibile a valutarla".

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