Il sogno resta quello di chiunque si avvicini alla carriera arbitrale, affermarsi, diventare internazionale e magari dirigere partite di un Mondiale. Per provare a coronarlo, però, ci sarà ancora da aspettare qualche tempo, quello necessario per mettersi alle spalle i propri errori. A Bandeira è stato infatti tolto il passaporto e non può lasciare la propria città. E quando è chiamato ad arbitrare di notte, ha bisogno di un permesso speciale per ritardare quello che è a tutti gli effetti un “coprifuoco”.
"Oggi sono una persona completamente diversa, che lotta per i propri interessi e si è reintegrato nella società. Il passato non conta più, il mio messaggio è: c'è sempre la possibilità di cambiare e iniziare a vivere correttamente" ha aggiunto Bandeira, che si mantiene attualmente con i soldi guadagnati dalle partite di calcio amatoriale a Natal, dovendo ancora concludere il tirocinio che gli farà conseguire il diploma di tecnico infermieristico.
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