Caos Boca Juniors, il giudice ordina il rinvio delle elezioni presidenziali

Il difficilissimo momento attraversato dal Boca Juniors sembra non voler finire mai. Alle delusioni arrivate dal campo, la sconfitta nella finale di Libertadores contro il Fluminense lo scorso, l'eliminazione dalla Coppa d'Argentina e la certezza, arrivata nell'ultima giornata di campionato, della mancata partecipazione degli Xeneizes dalla prossima edizione della Libertadores, si aggiungono i colpi di scena extra-calcistici riguardanti le imminenti elezioni presidenziali.

Imminenti, ma non troppo, se è vero che con un provvedimento urgente il Tribunale nazionale di Buenos Aires, espressosi attraverso la sentenza del giudice Alejandra Débora Abrevaya ha disposto il rinvio delle elezioni, che avrebbero dovuto svolgersi il prossimo 3 dicembre con Juan-Roman Riquelme e Andrés Ibarra candidati alla massima carica del club.

Il motivo del rinvio è legato all’accoglimento di un ricorso presentato dall’opposizione, guidata dallo stesso Ibarra e dall’ex presidente Mauricio Macrì ed è stato dovuto a “irregolarità e anomalie nel registro dei soci”.

Nel dettaglio 13.000 membri del club sarebbero passati da essere semplici "aderenti" a membri attivi. L’aumento dell’elenco degli aventi diritto al voto ha quindi comportato il rinvio della tornata.

Le elezioni potrebbero svolgersi domenica 17 dicembre, ma fissarle in tale data sarebbe contrario a quanto indicato dallo Statuto del club, che stabilisce come “ogni modifica della data delle elezioni debba passare attraverso una riunione del Consiglio Direttivo” e che la data venga stabilita con almeno un mese d’anticipo.

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