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Dalla Premier all’hotellerie di lusso: la nuova vita di Hermann Hreidarsson

Hermann Hreidarsson
L'ex difensore di Ipswich e Portsmouth, che vanta oltre 300 presenze nel massimo campionato inglese, è il proprietario dello Stracta Hotel, lussuosa struttura quattro stelle a Reykjavik
Redazione ITASportPress

Quindici stagioni in Inghilterra, con oltre 330 presenze in Premier League, e 89 caps con la propria nazionale, l’Islanda. Con una carriera, Hermann Hreidarsson, ex difensore islandese a cavallo tra gli anni ’90 e il 2012, avrebbe potuto facilmente restare nel calcio dopo il ritiro, con un ruolo da definire.

Tuttavia, non tutti coloro che appendono le scarpe al chiodo ambiscono a diventare direttori o allenatori. Hermann c’ha provato, svolgendo per un lustro, dopo il ritiro avvenuto nel 2014, la carriera di tecnico in Islanda. Il suo vero sogno però era un altro e l’ha realizzato, essendo oggi un imprenditore di successo nel campo dell’hotellerie.


A raccontare la sua curiosa storia è il Sun. Ex giocatore, tra le altre, di Ipswich Town, Charlton e Portsmouth, Hreidarsson ha, come si dice, iniziato dal basso, coinvolgendo il connazionale ed ex gloria del Chelsea Eidur Gudjohnsen, nell’acquisizione di un hotel a Reykjavik già 2011. Il salto sarebbe però avvenuto nel 2014, anno in cui è stato inaugurato lo Stracta Hotel, vero e proprio paradiso quattro stelle sito a Hella, poco lontano dalla capitale.

Poco meno di 10 anni dopo la struttura, che può contare su 148 stanze tra standard e superior, singole e doppie con ampi giardini, bagni con idromassaggio e sauna, ma anche camere-studio con cucina, è ormai un punto di riferimento a livello internazionale per i turisti di tutto il mondo.

Certo, si tratta di una location non per tutte le tasche. I prezzi per una notte variano da 145 a 570 euro e pure il ristorante si fa… pagare piuttosto bene, con hamburger da 20 euro e bistecche da 50, senza trascurare i tipici dolci islandesi da 14 euro. Prezzi non trascurabili, ma che si ripagano abbondantemente con il paesaggio naturale della zona, inclusa la vista del famoso vulcano Eyjafjallajökull.

Sì, proprio quello la cui eruzione nel 2010 creò il panico a livello internazionale con chiusure in blocco degli aeroporti europei e conseguenze pure sul calcio, con il Barcellona costretto a un massacrante viaggio in pullman per recarsi a Milano per disputare la semifinale di andata della Champions League contro l’Inter di José Mourinho.

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