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IL RACCONTO

Diego Costa: “In Spagna mi chiamavano scimmia e mi dicevano morto di fame”

Diego Costa
L'attaccante ex Atletico Madrid e Chelsea ha raccontato diversi aspetti della sua carriera e non solo.
Redazione ITASportPress

Intervista a 360° per Diego Costa a Relevo. L'attaccante, attualmente svincolato, ha parlato di tantissimi argomenti legati alla sua carriera. Errori, situazioni particolari e anche razzismo.

Sulla sua carriera ha ammesso: "Ho commesso tanti errori, sì, ma delle volte non era colpa mia. Una per esempio era il mio addio al Chelsea (diverbio con Conte ndr). La seconda quando sono andato via dall'Atletico Madrid. In quel momento stavo attraversando un momento difficile a livello personale, e il Cholo non l'ha capito, ha pensato a lui e alla squadra ed è normale lo capisco. Avevamo un patto con lui su certe situazioni. Ma comunque ci siamo incontrati l'altro giorno e mi ha dato molta gioia rivederlo [...]".


In tema razzismo, parlando del caso Vinicius, Diego Costa ha raccontato la sua esperienza personale una volta arrivato in Spagna: "È molto difficile farsi un'opinione sulla situazione di Vinicius. Ricordo che quando sono arrivato in Spagna, ho sentito i miei avversari dirmi: 'Vai al tuo paese', 'Morto di fame', 'Scimmia di merda'. Onestamente ho capito che questo doveva essere un modo per portarmi fuori dalle partite, ma so che le persone che lo sentono soffrono e stanno molto male".

In più Vinicius è di colore e la storia qui è diversa. Il razzismo esiste da molto tempo e le persone hanno sofferto molto. Nessuno capisce davvero la loro sofferenza. Solo loro capiscono questo dolore. Vinicius fa bene a combattere ed è fortunato ad essere in un club come il Real Madrid che è forte e può avere importanza in questa battaglia. Se fosse stato tipo al Getafe o al Rayo gli avrebbero detto 'stupido, gioca perché ti pagano per questo'".

Vinicius
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