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LA DECISIONE

Il Chelsea fa piazza pulita: tagliati Saltor e Makélélé

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Prosegue l'"epurazione" della gestione Boelhy: dopo il misterioso addio di Bruno Saltor, ex assistente di Potter, saluta i Blues anche l'ex colonna del centrocampo, che dal 2019 lavorava nel settore giovanile
Redazione ITASportPress

Prosegue la rivoluzione in casa Chelsea. Le scorie della deludentissima scorsa stagione, conclusa al 12° posto, continuano a farsi sentire all’interno del club di Todd Boehly, il cui arrivo al comando della società non ha finora portato benefici a livello di risultati, alla luce anche del deludente avvio dell’attuale stagione con Mauricio Pochettino in panchina.

Anzi, buona parte di coloro che hanno vissuto da protagonisti la scorsa annata non fanno più parte del club, a partire da Frank Lampard e Bruno Saltor, due dei quattro allenatori alternatisi in panchina lo scorso anno insieme a Thomas Tuchel e Graham Potter.


Saltor, in particolare, membro dello staff di Graham Potter e tecnico ad interim del Chelsea per una partita nella scorsa stagione prima dell’arrivo dello stesso Lampard come traghettatore, ha lasciato la società nelle scorse ore in modo silenzioso e misterioso, senza alcun annuncio ufficiale, nonostante a inizio stagione fosse stato annunciato come il tecnico brasiliano, sbarcato a Stamford Bridge nello staff di Potter, sarebbe rimasto a lavorare anche con Pochettino.

La convivenza è invece durata solo qualche settimana, prima di una separazione non accompagnata da nessuna comunicazione: a quanto pare, però, il club avrebbe saldato tutte le pendenze economiche con Saltor, ora libero di iniziare una nuova avventura professionale.

Assai più lunga è stata l’esperienza al Chelsea di Claude Makélélé, pilastro dei Blues dal 2003 al 2008, vincitore di due Premier, una FA Cup e di una Champions League, e poi tecnico del settore giovanile dal 2019, ma anch’egli “fatto fuori” da Boehly.

Makélélé era rientrato al Chelsea insieme allo stesso Lampard come componente dei quadri tecnici del settore giovanile, per aggiungere un’esperienza in più alla propria carriera da allenatore che lo aveva già visto dirigere Bastia in Ligue 1 e l’Eupen in Belgio, oltre che ricoprire il ruolo di vice al PSG e allo Swansea e di ct del Congo per un breve periodo.

Dopo essere diventato allenatore dell’Under 18, l’ex centrocampista francese era stato nominato technical mentor delle giovani promesse, nonché incaricato di seguire il percorso dei giocatori ceduti in prestito dal club. Poi il raffreddamento dei rapporti con l’arrivo della nuova proprietà, introdotto dal fatto che l’ex giocatore non aveva preso parte all'ultima partita delle Chelsea Legends giocata allo Stamford Bridge.

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