ITA Sport Press
I migliori video scelti dal nostro canale

L'INTERVISTA

Kane: “Spurs? Mai dire mai. Rodri non è meglio di Busquets. E la nazionale…”

Kane: “Spurs? Mai dire mai. Rodri non è meglio di Busquets. E la nazionale…” - immagine 1
Kane: "Spurs? Mai dire mai. Rodri non è meglio di Busquets. E la nazionale...". L'intervista al centravanti del Bayern
Redazione ITASportPress

Ha concesso una lunga intervista a Marca, Harry Kane. La testata spagnola è riuscita ad ottenere una chiacchierata in esclusiva con il campione inglese del Bayern Monaco attraverso il suo sponsor ufficiale di scarpe Sketchers. E Kane ha scelto di spaziare su tutti i temi di attualità e non solo. A cominciare dalla Champions, appena cominciata: "Non so chi possa vincerla, ma fra i favoriti andrà sicuramente menzionato il City in quanto campione in carica. Poi vedo il Real Madrid, vista anche la sua storia: credo che il Bayern possa inserirsi. Il nostro obiettivo sarà gestirci al meglio delle nostre possibilità e dare tutto. Non credo che il City sia un gradino sopra le altre. Noi come Bayern ci concentriamo su di noi, non sugli avversari. Se li incontreremo, saremo preparati ad affrontarli".

L'ambiente Bayern è assai diverso da quello degli Spurs, in termini di pressione: "Certamente a Monaco tutti si aspettano che vinciamo il campionato. Ma questa aspettativa non rende più facile vincere. La Bundesliga è cresciuta molto come lega e ogni volta le avversarie migliorano. Io come Benzema? Sì, senza dubbio. Lui è stato uno dei migliori attaccanti del decennio, capace di segnare e fare assist. Un giocatore molto intelligente nel passaggio: ho appreso molto da lui. Nel modo di giocare sono migliorato tanto, ora a seconda dell'avversario e della partita posso anche partecipare molto al gioco in mezzo al campo, non solo in area".


Eppure, la porta della Premier non pare chiusa del tutto: "Non ho battuto il record di Alan Shearer, i suoi 260 gol in campionato, è vero. Ma nel calcio mai dire mai... Una cosa è certa: ora sono focalizzato sul Bayern e sulla voglia di vincere trofei, motivo per cui ho firmato col club tedesco".

Poi le inevitabili domande su Bellingham, a Madrid già un trascinatore: "Nello spogliatoio si dimostra un ragazzo molto maturo per la sua età. Piuttosto tranquillo, riservato e, quando è in campo, dimostra la sua abilità parlando e motivando i giocatori che lo circondano. In questa maniera si apprende di più sul gioco e sui compagni. Ha una gran passione per questo gioco. Vincere l'Europeo grazie a lui? Intanto, dobbiamo ancora qualificarci. Le aspettative dei nostri tifosi sono di vincere presto un trofeo. Ci siamo andati molto vicini nel 2018 e all'Europeo 2021, il passo successivo è vincere una coppa. E' il nostro obiettivo, ma avremo grandi avversarie, come la Spagna. Ci sono molte e diverse ragioni per cui l'Inghilterra ha vinto soltanto nel '66: è vero che ogni anno abbiamo fantastici giocatori, ma non sono bastati a vincere. Vincere nel calcio è difficilissimo".

Chiusura sui giocatori spagnoli ammirati da giovane: "Senza dubbio Sergio Busquets: amavo il suo gioco e lo amo ancora. Calciatore incredibile per come orienta il suo corpo al gioco, un esempio. Credo che sia sempre stato un po' all'ombra dei suoi compagni come Messi, Neymar, Xavi e Iniesta. Ma la verità è che è uno dei più grandi centrocampisti della storia. Ora c'è Rodri, sì, e apprezzo la sua costanza in questi anni di Premier: ma sarà molto difficile superare la qualità di Busquets".

tutte le notizie di

Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo del calcio senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Itasportpress per scoprire tutte le news di giornata.