Eppure, la porta della Premier non pare chiusa del tutto: "Non ho battuto il record di Alan Shearer, i suoi 260 gol in campionato, è vero. Ma nel calcio mai dire mai... Una cosa è certa: ora sono focalizzato sul Bayern e sulla voglia di vincere trofei, motivo per cui ho firmato col club tedesco".
Poi le inevitabili domande su Bellingham, a Madrid già un trascinatore: "Nello spogliatoio si dimostra un ragazzo molto maturo per la sua età. Piuttosto tranquillo, riservato e, quando è in campo, dimostra la sua abilità parlando e motivando i giocatori che lo circondano. In questa maniera si apprende di più sul gioco e sui compagni. Ha una gran passione per questo gioco. Vincere l'Europeo grazie a lui? Intanto, dobbiamo ancora qualificarci. Le aspettative dei nostri tifosi sono di vincere presto un trofeo. Ci siamo andati molto vicini nel 2018 e all'Europeo 2021, il passo successivo è vincere una coppa. E' il nostro obiettivo, ma avremo grandi avversarie, come la Spagna. Ci sono molte e diverse ragioni per cui l'Inghilterra ha vinto soltanto nel '66: è vero che ogni anno abbiamo fantastici giocatori, ma non sono bastati a vincere. Vincere nel calcio è difficilissimo".
Chiusura sui giocatori spagnoli ammirati da giovane: "Senza dubbio Sergio Busquets: amavo il suo gioco e lo amo ancora. Calciatore incredibile per come orienta il suo corpo al gioco, un esempio. Credo che sia sempre stato un po' all'ombra dei suoi compagni come Messi, Neymar, Xavi e Iniesta. Ma la verità è che è uno dei più grandi centrocampisti della storia. Ora c'è Rodri, sì, e apprezzo la sua costanza in questi anni di Premier: ma sarà molto difficile superare la qualità di Busquets".
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