Neppure lo stesso Messi riuscì a stare lontano dalle polemiche, rendendosi protagonista di una famosa esultanza provocatoria dopo la rete del momentaneo 2-0, con le mani dietro le orecchie davanti alla panchina del ct olandese Louis Van Gaal, che lo aveva provocato alla vigilia del match.
Poco meno di un anno dopo Messi, che proprio grazie al trionfo al Mondiale ha poi vinto l'ottavo Pallone d'Oro della carriera, è tornato su quell'episodio, ammettendo le proprie colpe in un'intervista rilasciata a ESPN: “Dopo che feci quel gesto me ne entii immediatamente. Appena l'ho fatto ho pensato: ‘Che idiota, la partita è lunga e potrebbero ancora pareggiare’".
Cosa peraltro poi verificatasi visto che l’Olanda seppe passare dallo 0-2 al 2-2 negli ultimi sette minuti dei supplementari grazie a una doppietta di Wout Weghorst, attaccante che divenne poi il “bersaglio” di un’altra discutibile uscita, questa volta verbale, di Messi al termine della gara.
“Messi è il loro giocatore più pericoloso e creativo, ma in fase di non possesso palla non fa niente per la squadra – aveva detto Van Gaal alla vigilia della partita – Nella semifinale del 2014 Messi non toccò palla e perdemmo ai rigori. Ora vogliamo la rivincita”.
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo del calcio senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Itasportpress per scoprire tutte le news di giornata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA