Un anno dopo l'infuocato quarto di finale di Qatar 2022 contro gli Orange il fuoriclasse argentino fa mea culpa
Un anno fa di questi tempi Qatar 2022 era in pieno svolgimento, con la fase ad eliminazione diretta appena iniziata. Il 18 dicembre l'Argentina di Lionel Messi si sarebbe laureata campione del mondo al termine della finale thrilling contro la Francia, vinta ai rigori, ma questo non sarebbe stato possibile se nove giorni prima il quarto di finale contro l'Olanda la sorte fosse girata contro l'Albiceleste.
Anche in quel caso, infatti, alla squadra di Scaloni servirono i calci di rigore per avanzare nella competizione, dopo 120 minuti altrettanto drammatici come quelli futuri contro i Bleus. Peraltro la sfida tra l'Argentina e gli Orange, mai banale dai tempi della finale del 1978, fu avvelenata da forti tensioni tra giocatori e panchine prima, durante e al termine della partita, e pure nel pieno dello svolgimento dei tiri dal dischetto.
Neppure lo stesso Messi riuscì a stare lontano dalle polemiche, rendendosi protagonista di una famosa esultanza provocatoria dopo la rete del momentaneo 2-0, con le mani dietro le orecchie davanti alla panchina del ct olandese Louis Van Gaal, che lo aveva provocato alla vigilia del match.
Poco meno di un anno dopo Messi, che proprio grazie al trionfo al Mondiale ha poi vinto l'ottavo Pallone d'Oro della carriera, è tornato su quell'episodio, ammettendo le proprie colpe in un'intervista rilasciata a ESPN: “Dopo che feci quel gesto me ne entii immediatamente. Appena l'ho fatto ho pensato: ‘Che idiota, la partita è lunga e potrebbero ancora pareggiare’".