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IL CASO

Onana verso il no alla Coppa d’Africa: ma c’è il rischio squalifica

Onana Manchester United
Continua l'annata da incubo per l'ex portiere dell'Inter, protagonista in negativo anche in Champions League: a gennaio il Camerun lo aspetta...
Redazione ITASportPress

Il Manchester United è a un passo dalla clamorosa eliminazione dalla Champions League già al termine della fase a gironi dopo il rocambolesco 3-3 in casa del Galatasaray nella penultima giornata. A Istanbul i Red Devils sono stati avanti 1-0 e 3-1, venendo sempre rimontati dai giallorossi, favoriti da due, clamorose papere di André Onana. L’ex Inter sta continuando a inanellare prestazioni da dimenticare nel suo primo semestre da incubo a Old Trafford e il suo destino sembra segnato in vista della prossima stagione.

Il camerunese sta però pensando di fare il possibile per salvare il posto almeno fino al termine dell’annata, complice la fiducia al momento incrollabile del suo mentore Erik ten Hag. Così, secondo quanto riportato dal Sun, Onana starebbe valutando di rifiutare la probabile convocazione del Camerun in vista della prossima edizione della Coppa d’Africa, in programma in Costa d'Avorio tra il 13 gennaio e l'11 febbraio.


L’ex Ajax era stato protagonista di un furioso alterco con il ct Rigobert Song durante il Mondiale 2022, al punto da venire espulso dal ritiro dei Leoni Indomabili in Qatar. Nei mesi scorsi è avvenuta la riconciliazione, per questo la chiamata appare molto probabile, nonostante il pessimo rendimento avuto fin qui da giocatore in stagione. Onana però starebbe pensando di declinare la convocazione, per rispetto del club inglese, ma anche per timore di perdere il posto in via definitiva a favore del turco Altay Bayindir, acquistato dallo United la scorsa estate e attuale secondo dell’ex interista.

Tutto chiaro, se non fosse che questa decisione potrebbe costare ad Onana una squalifica che gli impedirebbe comunque di giocare in campionato con il Manchester durante lo svolgimento della Coppa d’Africa. Le regole Fifa prevedono infatti che “un giocatore convocato dalla propria nazionale, a meno di aver ricevuto precisa autorizzazione dalla Federazione o di un infortunio regolarmente certificato, non può scendere in campo con il proprio club durante il periodo di svolgimento delle partite che avrebbe dovuto giocare con la propria selezione”. Un problema in più per André in una stagione che finora assomiglia da vicino a un incubo.

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