In ogni caso, fino alla fine e con un uomo in meno la formazione etnea ha sempre tentato di portare a casa il risultato, pur non riuscendo nell’intento. Che si registri un accenno ad un gioco più pulito, soprattutto nel secondo tempo, non ci sono dubbi, ma è anche vero che la vittoria è più probabile finalizzando le occasioni create. E nitide certamente se ne possono contare almeno quattro.
Sì che per trovare l’alchimia giusta, considerati i numerosi nuovi innesti, qualche settimana deve passare, ma i tempi cominciano a farsi un po’ più stretti. E la tifoseria reclama punti a squarciagola, lasciandosi andare a fischi finali (un po’ ingenerosi per la prestazione odierna, giustificati dalla delusione del mancato risultato), che certamente non incoraggiano la squadra, e nemmeno la società. Ma i presupposti di pazienza e attesa, predicati da mister Lucarelli, cominciano a stare un po’ stretti alla luce del mercato di gennaio piuttosto importante. E un punto di differenza fatto (15 punti per Tabbiani in 12 partite con media punti 1,25; 16 punti per Lucarelli in 12 partite con media punti 1,3) è un dato su cui riflettere.
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