Zeoli, poi, ha spiegato "cosa vuol dire indossare questa maglia svelandoci alcuni aneddoti di questa piazza" - rivela Monaco. E continua: "Ci siamo guardati negli occhi, tra adulti si capisce che è il momento di dare qualcosa in più. Dal mio punto di vista è mancata soltanto la vittoria."
Ieri i giocatori sono stati sommersi da una bordata di fischi durante il consueto giro di campo post partita (con Zeoli che li richiamava all'ordine). Il Massimino non ha smesso di rumoreggiare per tutta la partita (ma anche di incitare), e nel finale ha intensificato. I fischi? "Se vieni a giocare a Catania e hai paura dei fischi devi stare a casa, i fischi come gli applausi nel calcio si prendono. Il tifoso è libero di fare ciò che vuole, a Catania io penso al boato che mi dà adrenalina. Le parole positive contano, più entusiasmo mettiamo e più i compagni stanno meglio. Cercherò di dare supporto morale a chi è un po’ giù. Il mister ci ha dato concetti, giro palla, imbucate e verticalizzazioni: abbiamo creato occasioni ma serve tempo, quando riusciremo ad essere tutti compatti e con la giusta condizione riusciremo a toglierci le nostre soddisfazioni”.
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