CALCIO SERIE C

Catania, parla il capitano: “Noi come un figlio in difficoltà, tifosi stateci vicino”

Catania Rapisarda
Francesco Rapisarda chiede il sostegno dei tifosi: "Sembrerà assurdo dirlo, ma adesso c'è da salvare la categoria"
Redazione ITASportPress

I tre punti in palio domani in casa contro il Giugliano (inizio ore 20,45) potrebbero essere buoni come la manna che cade dal cielo. Ma la manna i giocatori rossazzurri non posso aspettarla: devono andare a prendersela. Mancherà lo scrosciante supporto dei tifosi sugli spalti del Massimino (la partita si giocherà a porte chiuse come decretato dalla Prefettura di Catania), ma il calore del sostegno, anche a distanza, non può mancare.

Lo sa bene Francesco Rapisarda, capitano degli etnei, che ai microfoni della trasmissione ‘Futura Gol’, su TRM dichiara: "E’ impossibile nascondere quello che dice la classifica. Sappiamo tutti che le aspettative erano ben altre ma ci troviamo in questa situazione. Lo abbiamo detto tante volte, dobbiamo reagire assolutamente. Non possiamo pensare in questo momento ai playoff, sarebbe da stupidi. Pensiamo a 360 gradi, invece, al campionato. Mi rendo conto che è assurdo dirlo, ma adesso c’è da salvare la categoria. Poi magari, chi lo sa, potremo pensare ad altro. Mi sono sempre preso le mie responsabilità. Pensate che la squadra non sia unita perchè i risultati non arrivano, ma vi assicuro che il gruppo è unito. Non è vero che la squadra non sia stata vicina a Marsura in occasione dell’infortunioNon si era capita lì per lì l’entità dell’infortunio. Nel momento in cui si è compreso, tutti i compagni si sono avvicinati a Davide”.


“Dall’inizio dell’anno alterniamo prestazioni positive a prove disastrose. La stagione è iniziata male e continua ad andare male. E’ ovvio che tutti facevamo altri discorsi inizialmente, ritenendo che la Coppa Italia rappresentasse la scorciatoia più rapida per arrivare ad un piazzamento migliore in chiave playoff, ma in campionato non siamo mai riusciti a dare continuità. Sappiamo che finora non abbiamo dimostrato di essere all’altezza della piazza. Adesso il Catania è come un figlio in difficoltà, non c’è motivo di andare addosso. Non mi nascondo che siamo in difficoltà e abbiamo bisogno di essere aiutati. Spero che i nostri tifosi ci stiano vicini in questo momento perché andare oltre penso sia deleterio per il futuro del Catania”

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