Una debuttante è già nella storia della Conference League: perdeva 0-3, vince 4-3!

Ogni debutto è speciale, ci mancherebbe. Ma quello dello Zrinjski Mostar è già leggenda.

Conference League, primo turno della fase a gironi. A Mostar c'è l'atmosfera delle grandi occasioni: i bosniaci si sono qualificati per la prima volta nella loro storia ai gironi di una competizione Uefa. Un po' di emozione ci sta: forse però i padroni di casa, che ospitano l'Az Alkmaar, ne hanno accusata fin troppa, considerando che alla fine del primo tempo erano sotto 0-3. Reti di Van Brederode, Mijnans e De Wit: il debutto dei bosniaci pare un incubo.

Ma il calcio è strano. Mister Rendulic ci vede benissimo: all'intervallo manda dentro Kozulj, il nuovo acquisto per il centrocampo dello Zrinjski. L'episodio arriva subito, perché il subentrato insacca dopo un minuto e mezzo dal suo ingresso in campo: soluzione imparabile per il portiere dell'Az, 1-3. Lo Zrinjski ora ci crede, serve un altro episodio, come la giocata di un singolo. E la giocata di Corluka, terzino destro di professione, bandiera della squadra di Mostar, vale il prezzo del biglietto: movimento ad accentrarsi sul mancino, soluzione clamorosa sotto l'incrocio più lontano. Due a tre, al 68'.

Non è in gran forma solo la squadra, ma anche il mister dello Zrinjski: Rendulic dopo il gol butta dentro anche Malekinusic, interessante classe '99, che serve due assist in dieci minuti. Clamoroso quanto accade: al 71' è 3-3 col centro di Hrvanovic, all'81' ancora Kozulj appone il sigillo del 4-3: doppietta personale, il catino di Mostar diventa di una temperatura insostenibile per l'Az Alkmaar. La squadra che lo scorso anno eliminò la Lazio si scioglie, incapace di riagguantare quantomeno il pareggio. Per lo Zrinjski, invece, il 21 settembre diventerà molto probabilmente festa nazionale.

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