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IL DIFENSORE

Criscito, l’ultima gara e il gol su rigore: “Ho iniziato a ridere. Non ci credevo”

Criscito
L'ormai ex difensore ha raccontato le sue emozioni per l'ultima gara giocata in carriera condita anche da una sua rete.
Redazione ITASportPress

"Quando l’arbitro ha fischiato ho iniziato a ridere in campo, neanche io ci credevo". Sono queste alcune delle parole di Domenico Mimmo Criscito a Il Secolo XIX mentre racconta la sua ultima partita da calciatore vissuta col Genoa ma soprattutto quel fischio dell'arbitro che gli ha permesso di segnare, su rigore, un gol alla sua ultima sfida in carriera.

Il difensore, ormai ex, ha raccontato le tante emozioni vissute nella gara tra il Grifone e il Bari terminata 4-3 grazie appunto al penalty da lui segnato: "Ho visto Puscas che mi è andato a prendere la palla perché io non ce la facevo, ero infortunato al polpaccio. Sul dischetto in due secondi mi è passata in testa tutta la carriera: credo che nessuno mai abbia dato l’addio facendo gol con l’ultimo pallone toccato".


E ancora: "È stato incredibile, se poi pensiamo a quello che è successo l'anno scorso e a quello che ho passato dopo aver sbagliato quel rigore... Poi è arrivato il rigore contro il Bari. Alla fine è andata bene e la cosa più bella è che tutto lo stadio aspettava questo momento. Di quello che è successo dopo aver tirato non ricordo più nulla, solo l’abbraccio dei compagni ma ho sentito l’abbraccio di tutti i 35 mila del Ferraris".

Sul rigore Criscitoha aggiunto: "Se avevo paura di sbagliare? No. L’arbitro mi ha fatto spostare indietro il pallone. Poi si è avvicinato Cheddira che, con il sorriso mi ha chiesto: 'mi spieghi come fai a tirarlo se sei infortunato?'. E io gli ho detto 'non lo so'. Ero arrivato allo stadio con la massima serenità per godermi tutto. Sembravo un bambino al luna park".

Sulla notte prima dell'ultima gara: "Se ho dormito? Nelle notti precedenti ho faticato e quella prima della partita non sono andato proprio a letto. Il pomeriggio in albergo mi sono addormentato, la sveglia non ha suonato e ho fatto 5 minuti di ritardo a merenda. Allo stadio c’era l’atmosfera giusta per una festa. Poi all’improvviso Badelj si è lanciato dentro l’area e si è procurato il rigore. A fine gara mi ha detto: “l’ho fatto per te”. Certo, perché ho segnato, altrimenti mi toccava giocare un altro anno".

Genoa

Rivali e allenatori

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Nel corso dell'intervista anche aneddoti e molto altro: "I tre più forti affrontati? Ibrahimovic, Totti, Eto’o e Milito, da avversario". "Il tecnico che mi ha ispirato maggiormente? Ho avuto grandi allenatori e ognuno ha qualcosa che mi ha colpito. Gasperini fa calcio uomo contro uomo, Spalletti è più tattico, come Mancini, Villas Boas fa allenamenti solo con palla. Ho cercato di prendere da ognuno qualcosa perché credo che tutti i tecnici abbiano rubato segreti ad altri allenatori". E su Gilardino, Criscito ha aggiunto: "È un ottimo gestore di gruppo ma anche un ottimo allenatore. Ha le idee chiare e poi è uno che non molla di un centimetro: ha preparato anche l’ultima gara come una finale di Champions".

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