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Dal mondiale al carcere, la giustizia belga condanna il nazionale marocchino Chair

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Le autorità belghe hanno riconosciuto colpevole il centrocampista marocchino, infliggendogli la condanna di un anno di carcere più una ammenda
Redazione ITASportPress

Probabilmente dovrà scontare la pena di un anno in carcere il nazionale marocchino Ilias Chair che, un anno dopo il Mondiale disputato con la sua nazionale negli Emirati Arabi, si è visto notificare una condanna per fatti avvenuti nel 2020. Durante una vacanza in Francia il ventiseienne centrocampista, attualmente in forza al Queens Park Rangers, una delle squadre minori di Londra, si è trovato coinvolto in una furibonda lite mentre era in coda per salire sul pulmann che avrebbe dovuto riportarlo in sede insieme al fratello, alcuni amici ed altri turisti, dopo una escursione in kayak.

In quell'occasione Chair colpì con una pietra la testa di un camionista belga provocandogli una frattura e una ferita profonda due centimetri, con conseguenze irreparabili, quasi fatali. Il malcapitato denunciò l'aggressione alle autorità del suo paese. Il conseguente processo, nonostante Ilias avesse negato i fatti, fu costruito sui referti medici che evidenziavano i danni fisici provocati e sulle dichiarazioni rese dai testimoni. Le autorità belghe hanno quindi condannato il calciatore a un anno di carcere e al pagamento di 15.600 euro all'autista quale risarcimento per i danni irreparabili causatigli, secondo quanto dichiarato dalla vittima in sede di processo, che gli hanno impedito di lavorare.


 

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