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Dida (getty images)
Interessante intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport da parte di Nelson Dida, storico ex portiere del Milan, e attuale preparatore proprio in rossonero. Tra i temi affrontati, quello del futuro di Donnarumma ma anche il prossimo match di Europa League contro il Manchester United.
"Ho vissuto qui al Milan dieci anni, sono superfelice. L’Italia mi ha fatto crescere tantissimo, non soltanto sul piano tattico. Conosco la lingua e in un futuro questo mi aiuterà, ho studiato a Coverciano, ma non è soltanto questo. Si tratta di un senso di appartenenza. Il Milan è casa mia, anzi casa nostra. Anche di Kakà e di tanti altri che sono passati di qui", ha detto Dida con grande affetto e stima per tutto quello riguarda l'ambiente rossonero e milanese. "Milano mi ha fatto crescere, anche nel carattere. Un paese diverso, abitudini diverse. Suggerimenti che mi hanno plasmato anche come essere umano, non soltanto come giocatore".
Dai pensieri personali a quelli della squadra: "Donnarumma? Ha un grande talento. Lui è un ragazzo tranquillissimo, ma sente tanto la partita. Adora il Milan, è molto legato alla squadra e lo fa capire. Le sue urla? Perché gli stadi sono vuoti, come ricorda lei, e quindi sentite quello che prima non potevate percepire. Ma un portiere deve gestire un reparto. Gigio urla e fa bene. Dove può crescere? Primo punto debole era appunto la comunicazione, ma Gigio lo ha superato. Stiamo lavorando su tanti aspetti, ma già da questo punto di vista Donnarumma è migliorato. Un portiere non può concedersi debolezze, deve dirigere".
Sul ritorno di Europa League: "L'1-0 sarebbe stato difficile da ribaltare ma il gol di Kjaer ci aiuta molto. Siamo fiduciosi", ha concluso Dida.
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