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LA RIVELAZIONE

Dramma Eriksson: “Ho il cancro, mi resta poco da vivere”

Eriksson
L'agghiacciante rivelazione dell'ex allenatore di Roma, Fiorentina, Sampdoria, Lazio e nazionale inglese, che compirà 76 anni a febbraio
Redazione ITASportPress

Una terribile notizia scuote il mondo del calcio. Sven-Goran Eriksson ha contratto una grave forma di cancro. A darne l'annuncio è stato lo stesso ex allenatore in un'intervista alla radio svedese P1: "Mi è stato diagnosticato un cancro inoperabile. Nel migliore dei casi vivrò ancora per un anno o anche di più, nel peggiore meno. In realtà nessuno può esserne sicuro con certezza, è meglio non pensarci".

Il primo allarme sulle condizioni di Eriksson, che compirà 76 anni il prossimo 5 febbraio, era risuonato proprio nel febbraio 2023, quando l'ex allenatore di Roma, Fiorentina, Sampdoria e Lazio aveva dovuto lasciare il Karlstad, club svedese che lo aveva ingaggiato come consulente, per motivi di salute: "Devo pensare a me e alla mia salute" aveva detto.


"Tutti avevano capito che non stavo bene, immaginavano fosse cancro e così è - dice oggi il tecnico campione d'Italia con la Lazio nel 2000 - Ho scoperto tutto all’improvviso, il giorno prima di fare gli accertamenti avevo corso cinque chilometri, poi ho avuto un collasso. Devo lottare finché potrò. Puoi in qualche modo ingannare il tuo cervello, pensare positivo e vedere le cose nella maniera migliore, non perderti nelle avversità, perché questa ovviamente è la più grande di tutte, ma ricavarne comunque qualcosa di buono da questa esperienza".

Primo commissario tecnico straniero nella storia dell'Inghilterra, guidata tra il 2001 e il 2006, raggiungendo i quarti di finale in due edizioni dei Mondiali e a Euro 2004, Eriksson ha iniziato ad allenare giovanissimo, ad appena 28 anni. Immediati i primi successi: Coppa Uefa con il Goteborg nel 1982 e due campionati nazionali con il Benfica.

Poi la prima avventura italiana con la Roma, dove Eriksson perde nel 1986 rocambolescamente uno scudetto perdendo in casa alla penultima giornata contro il Lecce già retrocesso, ma vince la Coppa Italia. Il ritorno al Benfica porta un altro campionato e la finale di Coppa dei Campioni raggiunta con le Aquile nel 1990, persa a Vienna contro il Milan, quindi il biennio alla Fiorentina ('87-89) e i sette anni di successi tra Sampdoria e Lazio.

In blucerchiato, nei delicati anni del post scudetto, ottiene un 3° posto e una Coppa Italia, a Roma è l'allenatore degli anni più gloriosi della storia del club: due Coppe Italia, due Supercoppe Italiane, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europea e lo scudetto del 2000, il secondo nella storia del club 26 anni dopo il primo, oltre alla finale di Coppa Uefa '98 persa contro l'Inter a Parigi. Eriksson è attualmente l'allenatore ad aver vinto più Coppe Italia, quattro, insieme a Roberto Mancini e Massimiliano Allegri.

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