CALCIO

Inter, quando il motivatore si chiama Simone Inzaghi: come accendere una squadra

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Il tecnico nerazzurro accende le prestazioni dei suoi giocatori con grande empatia e partecipazione emotiva
Redazione ITASportPress

L'Inter centra contro il difficile Bologna la sua decima vittoria consecutiva, e continua a dare prova di una solidità e compattezza da brividi. Una congiuntura di forza, tecnica, qualità, gruppo, intensità, mentalità vincente e tanto altro ancora, sulla quale non può passare inosservata la "mano" di Simone Inzaghi. La scena in cui accompagna fin dentro il campo i due prescelti per la doppia sostituzione, Asllani e Frattesi, è commovente. E non sarà soltanto la loro giovane età (22 anni Asllani, 24 Frattesi) a spingere il coach a sostenerli col suo abbraccio, prima che corrano sull'erba del Dall'Ara, per dare loro le ultime raccomandazioni, l'ultimo incoraggiamento, ed esaltare la loro concentrazione. Questo è Simone Inzaghi: il primo motivatore dei suoi giocatori, il loro primo tifoso. Gli abbracci, le corse, i discorsi motivazionali, la sofferenza condivisa, il vero e proprio coinvolgimento emotivo in ogni match sono ormai cosa nota, e Simone su questo fronte non è mai stato tirato. Simone l'empatico adesso dovrà motivare i suoi sulla strada per Madrid, dove lo aspetta un Cholo più carico che mai che ha già creato il suo slogan per la serata: "Contro l'Inter fino alla morte!"


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