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Intervista a Pillon: “Il “mio” Bonucci doveva andare alla Lazio. Reggina? Che vergogna…”

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Le parole di Pillon a Itasportpress
Redazione ITASportPress

Dove andrà Leonardo Bonucci? Tra le possibili piste prende sempre più corpo quella legata alla Lazio, allenata da Maurzio Sarri. In merito a ciò, abbiamo contattato telefonicamente in esclusiva Giuseppe Pillon, tecnico del difensore della Vecchia Signora ai tempi del Treviso (stagione 2007-2008).

Come vedrebbe Bonucci nella Lazio?

“Da suo vecchio allenatore, gli consiglierei di andare in biancoceleste. La Lazio ha bisogno di un difensore del suo calibro: ci vuole esperienza e pulizia di gioco in uscita dalle retrovie. In più c’è un fattore da considerare…”.


Ossia?

“Ossia che Sarri lo ha avuto alla Juve e so che è stato il calciatore con cui si è trovato meglio nella sua esperienza alla Juventus. Non mi stupisce lo rivoglia”.

Può ancora garantire, tuttavia, prestazioni di alto livello?

“Secondo me sì, è un difensore di esperienza affidabile. Ripeto: può far bene alla Lazio”.

Ha lavorato con Giuntoli al Carpi: l’ha sorpresa la modalità con cui ha estromesso dall’organico l’ormai ex capitano di Juve e Nazionale?

“Onestamente sì, ma non sento e vedo Cristiano da troppo tempo per poter giudicare il comportamento. Di certo, non è stato rispettato lo stile Juve, che tutti noi conosciamo”.

Come commenta l’acquisto di Taremi da parte del Milan?

“Il Milan ha fatto un ottimo mercato. Taremi è un acquisto fondamentale, per il ritmo e l’energia che porta. Secondo me il colpo è stato azzeccato”.

Un acquisto ingeneroso a discapito di Giroud?

“Ci sono talmente tante partite che possono giocarsela tutti e due. Non ne farei una questione di ingratitudine”.

Chi si contenderà lo scudetto in Serie A?

“Metto d’obbligo Inter e Napoli come favorite, un gradino dietro il Milan. La Juve no: ho troppi dubbi, legati al l’espressione di gioco. Contro il Bologna non ho avuto segnali positivi”.

Il suo giudizio rispetto alla ripartenza della Reggina dai dilettanti?

“Una vergogna completa. Mi auguro che un giorno ci si renda conto di quello che si è fatto. Spiace, perché a rimetterci sono i tifosi, come sempre”.

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