CALCIO

Juve-Genoa, Gilardino: “Avevamo il sogno di poter fare una stagione come questa”

Gilardino
Pareggio a reti inviolate all'Allianz Stadium, il commento del tecnico del Grifone
Redazione ITASportPress

Il Genoa esce dall'Allianz con un punto al termine di una gara conclusasi a reti inviolate. Queste le parole di Gilardino ai microfoni di Sky: "Non è scaramanzia ma questione di obiettivi. Di squadra e singoli, che dobbiamo avere dentro come sentimento e come DNA. Oggi prova e dimostrazione, la squadra ha fatto qualcosa di straordinario, l'ho detto prima ai ragazzi. Arrivavamo da due sconfitte immeritate sotto tanti puti di vista. Siamo riusciti oggi a venire in questo stadio contro questa Juventus, lavorare in questo modo all'interno della gara con grande consapevolezza, grande coraggio, grande voglia di difendersi sia chi ha giocato dal primo minuto sia chi è entrato dopo e ha fatto la differenza".

Il primo tempo ? "Abbiamo lavorato bene, sulla fase difensiva sicuramente di più rispetto al secondo  quando avevamo la palla ai piedi, abbiamo creato bellissime occasioni per poter fare male, nel secondo tempo era preventivabile di poter soffrire però l'abbiamo fatto con grande compattezza tra le linee, abbiamo lasciato poco spazio soprattutto nelle giocate negli interspazi, abbiamo lavorato molto bene sui quinti con i loro esterni, tutta la squadra si è sacrificata in modo positivo". 


Questo primo anno con questa qualità era atteso? "C'era consapevolezza, c'era il desiderio, c'era il sogno di poter fare una stagione del genere, un inizio e un seguito di stagione del genere, il merito sicuramente è di tutti ma soprattutto dei ragazzi  perché senza di loro io non sono nessuno, io e lo staff siamo di contorno per cercare di metterli nelle condizioni migliori, loro sono i protagonisti, lo hanno dimostrato nelle partite precedenti, continuano a dimostrarlo, dovremo continuare ad avere questo tipo di atteggiamento da qua alla fine perché c'é il desiderio ancora di fare punti e di avere una matematica sicurezza e tranquillità, questo è il nostro desiderio e la voglia e l'input che cerco di dare quotidianamente a loro". 

La linea d'attacco del primo tempo così numerosa ? "L'idea era quella di lavorare bene tra le linee con Albert Gudmundsson e di tenere Vitinha e Retegui davanti a tenere bloccati i loro difensori centrali e di riuscire a creare superiorità numerica sull'esterno, di lavorare un 3+2 in costruzione con Badelj e Frendrup, e così abbiamo fatto molto bene nel primo tempo, abbiamo lavorato bene fra le linee, ci sono state alcune situazioni in cui potevamo essere più lucidi sul recupero palla, in ogni caso c'è stata la volontà di tutti di sacrificarsi, anche chi è entrato dopo da Strootman a Malinovski a Bohinen a Ankeye sono entrati subito col piglio giusto, con l'atteggiamento giusto per portare a casa la partita, per poter portare a casa un punto".

Continua Gilardino sulla formazione sbilanciata in attacco dopo due partite a digiuno di punti: "Era anche una questione di atteggiamento, coraggio, personalità, voglia di stupire, questo è determinante indipendentemente dall'aspetto tattico dove giocavamo con Gundmundsson mezz'ala che poi diventava tre quarti e con Retegui e Vitinha, però poi l'atteggiamento deve essere difensivo da parte di tutti e quello c'è stato, puoi giocare con tre o quattro attaccanti però se poi non hai questo tipo di atteggiamento puoi soccombere a determinate situazioni, la voglia era quella di venire a fare una partita di grande coraggio anche perché venivamo dalla sconfitta in casa col Monza dopo aver fatto un secondo tempo strepitoso e quindi mi aspettavo una reazione del genere da parte della squadra, devo dire che sono molto contento e sono felice per i ragazzi". 

 

 

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