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Juventus, Buffon: “Sorteggio Champions? Ci affidiamo alla dea… sbandata”

Buffon Juventus (getty images)

"Cristiano Ronaldo? Se lui dà determinati esempi, noi diventiamo una squadra 100 volte più forte"

Redazione ITASportPress

Ancora pochi giorni d'attesa, poi si scopriranno gli accoppiamenti per gli ottavi di finale di Champions League. Tre le italiane che hanno passato il girone, tra queste la Juventus di Gianluigi Buffon.

Il portiere bianconero, ai microfoni di Tuttosport, ha fatto il punto sul momento della squadra e non solo.

SORTEGGIO - Se da una parte Cristiano Ronaldo preferirebbe trovare il Real Madrid solo in finale, dall'altra Buffon non la pensa proprio come il portoghese: "Il Real Madrid subito agli ottavi? Beh, insomma, in questi casi ci si mette un po’ nelle mani della dea... sbandata, perché delle volte non è bendata, ma è sbandata. E quindi vediamo un po’ cosa esce. Chiaramente incontrare il Real Madrid è sempre un piacere perché il rispetto che nutro e che nutriamo nei confronti della storia del Real e dei suoi giocatori è enorme e, al di là di come è poi finita l’ultima volta a Madrid, ripenso in maniera positiva a quella partita perché era stata un esempio di determinazione e forza. Quindi, nel caso, si rincontrerebbero due squadre fantastiche".

CR7 - Sul rapporto col portoghese e le vicende con Sarri dopo la sfida col Milan: "Con Cristiano ci parlo spesso: quello che deve sapere e non perdere mai di mente è che per noi, essendo un campionissimo, può diventare determinante in quanto ad esempio. Se lui dà determinati esempi, noi diventiamo una squadra 100 volte più forte e contro il Leverkusen nelle difficoltà della partita lui è stato veramente unico e mi ha emozionato. Se si vede uno di 34 anni fare certe cose è chiaro che gli altri di 22-23 anni poi lo seguono e lo imitano. Per questo ho ringraziato lui e anche il Pipa".  "Scuse dopo la sostituzione col Milan e l'addio allo stadio? Io non ho bisogno di sentire “scusa”. Io voglio andare in campo e vedere che tutti facciamo lì quello che dobbiamo fare. Quello è il più grande messaggio di rispetto nei confronti della squadra che si possa dare".