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Juventus-Genoa, Gilardino: “Juve difficile da incontrare, serve coraggio e personalità”

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Para il tecnico del Genoa nella conferenza alla vigilia dell'incontro all'Allianz Stadium
Redazione ITASportPress

Trasferta importante per il Genoa di Gilardino che si prepara a scendere in casa della Juve per un match che si prospetta molto interessante. Gilardino ai microfoni in conferenza stampa risponde alle domande dei giornalisti.

Come battere la Juve? E su Allegri? "E' una squadra difficile da incontrare. E' una squadra che ha basato questa stagione sull'attitudine di tutti gli interpreti. Hanno giocatori che possono cambiare la partita in ogni momento. Però, come abbiamo visto all'andata, conta ciò che desideriamo fare in campo. E' quello che cambia l'equilibrio della partita. Allegri è un allenatore molto bravo e la Juve è una squadra molto forte e attrezzata con giocatori di caratura internazionale. Hanno vinto tantissimo ma hanno fatto un percorso di crescita con tanti giovani e giocatori di esperienza e qualità. Sono partiti fra i favoriti per vincere il campionato quest'anno. E' inutile dire che la Juve è una squadra difficile da affrontare. Per quanto riguarda le critiche, noi allenatori siamo portati ad averne. Dalle critiche credo che ognuno può uscirne più forte e con più consapevolezza. Fa parte del gioco. Io penso che, sia nei momenti di gioia sia in quelli meno buoni, bisogna mantenere grandissimo equilibrio e cercare di andare ancor di più nei dettagli per poter correggere alcune situazioni ed esaltare ciò che di buono la propria squadra, o il singolo giocatore, sta facendo".


Vitinha, Gudmundsson e Retegui insieme? "Può essere un’idea dall’inizio o a gara in corso. Victor ha dimostrato di essere in ripresa netta e si è inserito nei meccanismi della squadra. Puntiamo molto su di lui, così come su Albert e Mateo. Devo però tenere conto del grandissimo equilibrio che dobbiamo mantenere nella gara. Però c’è la voglia di andare a fare una grande partita contro una grande squadra. Una partita di grande coraggio e personalità come a Milano contro l’Inter. La squadra credo che abbia fatto un percorso importante, hanno spinto forte. Ora mancano dieci partite alla fine, c’è da mantenere il gruppo granitico che è la forza di questa squadra e che ha spostato gli equilibri. C’è veramente bisogno di tutti, di un’energia positiva che ha fatto la differenza quest’anno".

Retegui in nazionale?Mateo aspira a far bene qui con la maglia del Genoa. Vuole fare benissimo per poi andare in Nazionale. Gli ho detto di continuare a lavorare e deve pensare a fare il massimo in queste dieci partite".

Come mantenere la concentrazione in questo finale di stagione? "Non abbiamo questo tipo di pensiero in testa sennò non avremmo fatto una partita del genere a San Siro e nemmeno un secondo tempo del genere col Monza. C'è la volontà di fare il massimo. I ragazzi hanno corso tanto, hanno fatto passi da gigante. Ora è il momento di fare un upgrade e dare il massimo come hanno fatto i ragazzi, bravi a recepire i messaggi. E’ il momento di rimanere compatti e cercare di portare a casa più punti possibile. Sappiamo che il campionato di Serie A, quando si avvicina nella fase finale, è ancor più difficile perché in tutte le squadre che affronti c'è la volontà di strappare punti. Abbiamo e dobbiamo avere questo tipo di percezione. Abbiamo voglia di continuare a lavorare forte. Questa deve essere la direzione del cammino che vogliamo intraprendere. In queste dieci partite dobbiamo toglierci un qualcosa di egoistico, personale per donarlo alla squadra e questo diventa fondamentale per questo finale.

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