CALCIO ESTERO

Messi non gioca ad Hong Kong, i tifosi vogliono il biglietto rimborsato

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L'asso argentino non scende in campo per una partita di esibizione a Hong Kong e i tifosi chiedono il rimborso del biglietto
Redazione ITASportPress

Si è acceso grande clamore intorno alla partita di esibizione dell'Inter Miami di Lionel Messi a Hong Kong lo scorso 4 febbraio. Per motivi dovuti ad un improvviso infortunio, infatti, la Pulce ha disertato l'incontro ed è rimasto seduto in panchina, scatenando le ire dei 38.000 tra tifosi e turisti accorsi allo stadio solo per vedere la stella argentina. Tanto che, per placare le rimostranze, l'organizzatore dell'evento, Tatler Asia, ha dovuto assicurare il rimborso del 50% del costo del biglietto (che andava da un minimo di 104 a un massimo di 576 euro, cioè 4.800 dollari di Hong Kong) a coloro che lo avevano acquistato attraverso i canali ufficiali. C'è stato addirittura chi ha richiesto il rimborso anche delle spese di alloggio e trasporto, ma su queste l'organizzatore ha rifiutato, limitandosi ai tagliandi di entrata allo stadio.

Nel comunicato di Tatler Asia si legge pure che i rimborsi saranno effettuati solo se i richiedenti rinunceranno a qualsiasi tipo di azione legale al riguardo.


A fare ulteriormente irritare la massa era stato il fatto che Messi non si fosse scusato per la sua assenza e che poi, appena tre giorni dopo, cioè il 7 febbraio, aveva giocato per oltre 30 minuti in un'amichevole contro il club giapponese Vissel Kobe a Tokyo, apparentemente senza alcuno strascico fisico.

Date le polemiche sulla sua assenza dalla partita di Hong Kong, il 19 febbraio l'asso argentino ha pubblicato un video sul social network cinese Sina Weibo, giustificando la sua mancata discesa in campo a Hong Kong col fatto che "era veramente incapace di giocare a causa di un infortunio". Ha quindi chiarito che non intendeva saltare la partita, ma che le circostanze lo hanno costretto a farlo a causa dell'infiammazione dei muscoli adduttori. La Pulce ha tra l'altro assicurato che la sua assenza dal campo non era dovuta a «motivi politici» e ha ricordato i suoi «ottimi e stretti» rapporti con la Cina esprimendo un sincero apprezzamento per i fan cinesi.

 

 

 

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