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Micah Richards racconta il razzismo: “Certe volte la gente mi guarda come fossi un alieno”

Micah Richards (getty images)

"Spesso non ho parlato apertamente per paura di ripercussioni"

Redazione ITASportPress

Micah Richards parla chiaro. Questa volta l'ex difensore del Manchester City e della nazionale inglese non ha peli sulla lingua e dopo le parole di Raheem Sterling, ecco che anche lui esce allo scoperto per parlare di razzismo. Ai microfoni di BBC Radio 5 Live, l'ex giocatore con un passato anche in Italia ha raccontato il suo rapporto con gli altri in ottica razzismo e del suo comportamento, spesso modificato per timore: "Anche adesso, quando passo per strada le persone spesso mi guardano come fossi un alieno. La gente dice che non si tratta per la razza, per il mio colore della pelle. Ma nel profondo hai questo sentimento. Sai che è per questo", ha detto Micah Richards.

Timore di conseguenze

 Micah Richards (getty images9

Nelle scorse ore il connazionale Sterling ha chiesto a tutti i professionisti di fare la loro parte, parlando di razzismo e affrontando apertamente questo delicato tema. Micah Richards ha rivelato che spesso avrebbe voluto parlarne durante la sua carriera ma che molte volte ha preferito evitare possibile conseguenze: "Dico la verità. A volte ho parlato di razzismo, altre ho preferito stare zitto. Avevo paura di avere delle ripercussioni parlandone. Non volevo dire nulla di strano che potesse rovinarmi la carriera. Alla fine sei in un mondo, almeno quello sportivo, che è dominato dai bianchi e penso fosse normale avere paura di parlare apertamente di un tema delicato. Una volta il mio agente mi disse che c'era una squadra interessata a me, ma che avevano dei dubbi sulla mia vita privata. Proabilmente le persone vedevano un ragazzo nero, con una bella macchina, prima Audi poi Range Rover. Pensavano cose brutte di me. Ogni volta uscivano rumors su di me".

Cambiamento

Per fortuna, adesso, le cose potrebbero cambiare e lo stesso Micah Richards afferma che tutti debbano fare la loro parte: "Qualcosa sta cambiando. Penso sia corretto che le persone ne parlino. Ognuno deve usare ogni modo per dire la sua e dire basta al razzismo. Non solo negli Usa o in Inghilterra, ma in tutto il mondo. Ora è il momento e credo che la mentalità delle persone, piano piano stia finalmente cambiando".