Sabato ritroverà la Nord Macedonia, che rievoca il ricordo più amaro della sua storia in azzurro. Nicolò era in campo il 24 marzo 2022, quando il gol allo scadere di Trajkovski sancì la mancata qualificazione al Mondiale in Qatar: “A Palermo ho sentito troppo il peso di quella partita, tutti noi pensavamo di non meritare di essere lì e quello ci ha condizionato tanto. Probabilmente ci fu troppa frenesia, volevamo chiudere subito la gara sapendo che tre giorni dopo ne avremmo dovuto giocare un’altra. Ci sono tanti fattori che ci hanno condizionato e fatto perdere lucidità”.
L’esperienza maturata nell’ultima stagione in Europa potrebbe rivelarsi molto preziosa anche in Nazionale: “Giocare contro le squadre più forti del mondo aiuta a migliorare in tutti i campi, ti permette anche di prendere qualcosa dagli avversari. Se c’è una cosa che devo ancora migliorare è un lato del mio carattere troppo impulsivo che ogni tanto esce. Continuerò a fare il mio calcio fatto di inserimenti, di grinta, sapendo che devo provare a segnare qualche gol in più”. Ai tempi della Roma sia Perrotta sia Nainggolan trovarono tanti benefici dalla ‘cura’ Spalletti, arrivando sempre più spesso alla conclusione e trasformandosi in veri e propri attaccanti aggiunti: “Con Inzaghi sono diventato più incursore, se il mister mi chiederà questo e mi farà migliorare sarò felice di aiutarlo”.
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