ADDIO

Rudiger, addio Chelsea: “Lascio con la morte nel cuore. Sul mancato rinnovo…”

Chelsea Rudiger
La lettera d'addio del difensore

Redazione ITASportPress

Aveva già provato a salutare con parole dolci il Chelsea, ma in queste ore Antonio Rudiger ha scelto una vera e propria lettera a cuore aperto riporto da The Players Tribune. Il difensore tedesco dirà addio al club di Londra per passare al Real Madrid e ha voluto salutare tutto l'ambiente ripercorrendo alcune tappe dell'esperienza vissuta.

"Non mi piacciono gli addii. Ma cercherò di renderlo speciale, con il cuore", ha detto Rudiger. "Ciò che ha davvero reso il Chelsea un posto speciale sono state le amicizie. Eravamo più che compagni di squadra. Molti di questi ragazzi sono come miei fratelli".

Un rapporto, quello con i compagni, che non è stato come quello difficile con gli allenatori: "Sei mesi prima di Chelsea-City, finale di Champions, ero a terra. Ero stato escluso dalla squadra e non riuscivo nemmeno a capire perché. Un giorno abbiamo avuto una riunione e l'allenatore mi ha detto che avevamo una rosa numerosa e che preferiva gli altri a me". Ma con l'arrivo di Tuchel le cose sono cambiate: "Per me è stato come una rinascita. Ha fatto qualcosa da cui penso che molti manager potrebbero imparare. Non aveva niente a che fare con la tattica. Mi ha detto venuto: 'Toni, parlami di te'. Voleva sapere da dove provenissero la mia aggressività e fame, Ha chiesto di me, come persona. Avevo così tanta motivazione che non sarei mai tornato in panchina".

Un feeling che si è visto fuori e dentro al campo con le prestazioni e i successi che sono poi state "normale" conseguenza di tale rapporto: "La vittoria della Champions? Al fischio finale, stavo correndo in giro come un matto, e per caso Tuchel stava venendo verso di me, e gli ho dato un grande abbraccio. Quello è stato un momento speciale per me. Gli sarò sempre grato".

Infine la spiegazione su quanto è accaduto per il mancato rinnovo: "Dopo la prima offerta del Chelsea è passato tanto senza che succedesse altro, non potevo aspettare così tanti mesi con questa incertezza. Non siamo robot: quando non si hanno notizie dal tuo club da agosto a gennaio le cose si complicano". "Lascio questa squadra con la morte nel cuore, ha significato tutto per me", ha concluso Rudiger.

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