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Chiarugi: “Milan, non è un fallimento. Ibra, è ora di smettere di giocare”

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Le parole dell'ex rossonero a Itasportpress
Redazione ITASportPress

In merito alla debacle Champions del Milan e al futuro che potrebbe riguardare il club rossonero, ai microfoni di Itasportpress è intervenuto Luciano Chiarugi, calciatore tra il

1972 e il 1976.

Giudica la stagione del Milan fallimentare?

“No, fallimentare no. Essere arrivati qui è già tanto. Abbiamo avuto qualche difficoltà nelle due partite contro l’Inter, è vero. Però non si può parlare di fallimento della stagione”.

Nemmeno in caso di mancata qualificazione in Champions? Il Milan rischia…

“Nemmeno in questo caso. Invito un po’ tutti a calmarsi. L’anno scorso i rossoneri hanno vinto lo scudetto, ora scendere improvvisamente dal carro non va bene. In un anno falsato dai mondiali, con la rosa che aveva a disposizione, il Milan ha fatto tutto quello che poteva fare. Guardate organico di Inter e Milan: i nerazzurri avevano due squadre da primo posto praticamente!”.

Manterrebbe Pioli in panchina?

“Certo. Guardate un po’ Inzaghi: ora è mago del calcio perché l’Inter è in finale di Champions, ma fino a un mese fa mi ricordo che era in bilico e rischiava l’esonero. Pioli non è che adesso è scarso all’improvviso”.

Che tipo consiglio darebbe a Ibrahimovic? È ora di smettere?

“Era arrivato dicendo che avrebbe voluto portare il Milan a vincere qualcosa di importante e lo ha fatto. Ormai però ha 43 anni e fisicamente ha i problemi che ha. Forse dovrebbe smettere. Però fatemi dire una cosa…”.

Prego.

“Ok, Ibra ha avuto i suoi problemi fisici. Ma non è che Origi e De Ketelaere abbiano fatto meglio. Quindi non screditiamo solo lo svedese”.

Ha giocato anche nel Napoli, quest’anno scudettato. Avrà la forza di ripetersi anche l’anno prossimo?

“Me lo auguro, ma quello che sto leggendo in questi giorni non mi piace moltissimo. Sento per esempio che Spalletti e la presidenza non si sono ancora parlati. Non mi sembra normale. Ora ci sono grandi aspettative sui partenopei: vediamo se saranno in grado di tenere i migliori e soddisfarle”.

Schiettamente: Allegri ha peggiorato Vlahovic?

“Secondo me entrambi non hanno trovato feeling a livello reciproco. Io lo vedevo qui a a Firenze: l’area di rigore era sempre sua e se la “mangiava”. Magari se la Juve giocasse in maniera diversa, con qualche acquisito in più di livello, il serbo potrebbe tornare quello di prima”.

 

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