L’ERA DI ROSS PELLIGRA – Con l’avvento del presidente siculo-australiano, il volto del Catania è totalmente cambiato. La svolta decisiva è stata la rinascita dopo il fallimento societario, ma a mutare pelle, forse, sono stati proprio i sostenitori catenesi. Quest’ultimi hanno seguito di pari passo la metamorfosi di un gruppo su cui sono stati investiti ben 6 milioni di euro, a differenza degli altri club militanti in Serie D per cui l’esborso è stato deficitario di qualche zero. La resiliente storia de U Liotru, avrebbe convinto i seguaci siciliani d’avere un obiettivo comune: infatti la definitiva rivalsa conseguita all’interno dei palazzetti si rifletteva nel loro tram tram quotidiano. L’era di Ross Pelligra ha dato seguito ad una serie infinita di festeggiamenti, che ha visto gli Elefanti su autobus scoperti in cui i calciatori si sono mostrati ai cittadini come i vincitori della finale di Champions League. Ma dietro a tutto questo entusiasmo cosa si cela?
AMORE CIECO O GLORIA A TEMPO? – Se decidessimo di tornare con i piedi per terra, anche i più ambiziosi sogni di gloria si ridimenzionerebbero. Il Catania è stato capace di radunare 20.204 spettatori per la partita contro l’undici, davvero di dilettanti, allenato dal mister Francesco Gaetano che all’andata sconfisse la capolista. Doveroso ricordare dunque che si stava pur sempre assistendo ad una disputa del campionato di Serie D, contro una squadra dalla caratura tecnica non eccellente e sicuramente anni luce di livello inferiore alla squadra del tecnico Giovanni Ferraro. Una vittoria senza pressione. Se la dirigenza rossazzurra crede di aver riscoperto, nella season 2022/2023, il supporter modello dovrebbe riflettere un attimo sul passato. Per comprendere il singolare circolo vizioso tra risultato-felicità e vittoria-tifo, è necessario compiere un veloce ma intenso viaggio nel tempo. Il tifoso catanese avendo visto per 17 anni la Serie A è esigente e non tollera il pareggio e figuriamoci la sconfitta. In buona sostanza come tutte le tifoserie passionali l’umore dei gruppi organizzati dipende molto dal risultato della domenica.
SOLO LA VITTORIA - Insomma c’è da pensare che in Serie C la squadra di Pelligra per riempire lo stadio come in Serie D e ricevere il continuo sostegno dal suo pubblico dovrà continuare a vincere. Senza se e senza ma. Un pareggio casalingo contro il Giugliano susciterà malumori e critiche e difficilmente i tifosi si ricorderanno della cavalcata vincente della Serie D. Catania dunque potrà ricevere l’abbraccio sempre dai suoi tifosi se continuerà a vincere. La pressione anche sui calciatori è forte e a Catania hanno fatto bene solo giocatori e allenatori con grande personalità. Qualcuno ricorda ancora i fischi ai giocatori e agli allenatori. Nel recente Pino Rigoli e Giuseppe Raffaele i più bersagliati. Ma la lista è lunga in C. In passato anche l’argentino Cristian Llama è stato preso di mira spesso. E come non ricordare il centrocampista Michele Fini e l’attaccante Riccardo Zampagna. Il primo si è rivelato un elemento decisivo per la promozione in Serie B de U Liotru, nella stagione 2001-2002, nel corso dei play-off contro il Taranto. Invece il secondo ha accumulato soltanto 18 gettoni, 2 centri, 1 assist e 982’ in campo venendo fischiato sempre per poi ricevere elogi e tanti applausi dai tifosi del Messina, dell’Atalanta e del Sassuolo. Dunque il continuo braccio di ferro tra amore cieco e vana gloria, rivela una certa distanza tra il tifoso sfegatato e quello sportivo e pacato, anelato dal club presieduto da Ross Pelligra. Non resta che attendere adesso per capire se è gloria eterna.
Carmen Maria Cirami
© RIPRODUZIONE RISERVATA