Genoa, entro Natale l’omologa per la ristrutturazione del debito

Procede come previsto senza intoppi la marcia del Genoa verso l’omologa al piano di ristrutturazione del debito fiscale intrapresa dalla società rossoblù nelle scorse settimane.

Nell’ambito della procedura prevista dall’ex art. 63 del Codice della crisi d'impresa, il club rossoblù, dopo aver siglato l’accordo con l’Agenzia delle Entrate, ha presentato lo scorso 2 novembre presso il Tribunale di Genova la richiesta di approvazione dell’intesa. Come rivelato da Il Secolo XIX, la normativa consente ai creditori 30 giorni di tempo per fare opposizione all’intesa, ma nessuna richiesta è pervenuta.

L’unico creditore che poteva opporsi all’accordo era il Fisco con il quale, però, la società aveva già sottoscritto l’intesa che prevede il pagamento del 35% della massa debitoria che la società ha ereditato dalla precedente gestione, pari a circa 111 milioni di euro.

Nel dettaglio l’accordo con l’Agenzia delle Entrate prevede il pagamento di circa 37 milioni in dieci anni e una serie di garanzie, tra cui il sostegno finanziario da 777 Genoa Cfc Holdings Spa, socio di maggioranza del Genoa, con un contributo finanziario pari a 57 milioni, 30 dei quali sono stati già versati.

Come garanzia dei pagamenti previsti, l’intesa prevede di dare in pegno il marchio e i diritti d’archivio. Salvo imprevisti l’omologa, che seguirà l’esame dei documenti che fanno già parte dell’intesa tra club e Agenzia delle Entrate, dovrebbe arrivare prima di Natale.

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