Tra i suoi ex compagni c’è qualcuno in particolare che l’ha stupita maggiormente?
“Umanamente sono contento per Tordini: quest’anno ha fatto vedere di che pasta è fatto. È un ragazzo che merita tanto”.
E ora? Quale ricetta occorre per restare in B?
“Una volta conquistata, non è una categoria semplice da mantenere. Però il Lecco deve continuare a mantenere la sua identità, sempre e comunque. Come dicevamo prima, mister Foschi è preparato e ha le idee chiare su come affrontare un campionato di questo tipo. In più conosco bene il presidente Di Nunno: rafforzerà sicuramente l’organico a dovere. Non so come andrà a finire, ma il Lecco darà tutto se stesso per salvarsi”.
Capitolo Empoli. La Juve è su Parisi e i toscani sono reduci da un campionato rivelazione con Zanetti al timone. La formula giusta per resettare e ripartire più forti di prima?
“Conosco molto bene quella piazza e il presidente Corsi. È naturale che quando un giovane fa bene, attiri l’interesse di una squadra big. La vera forza dell’Empoli è sempre stata quella di valorizzare giovani nuovi. E poi i tifosi sono lì, fanno sentire il loro supporto. In panchina Zanetti ha fatto cose incredibili”.
Nella panchina di un altro suo ex club, il Cagliari, siede invece Ranieri. C’è il pericolo che possa “svanire” il suo effetto, come è capitato recentemente con Maran e Semplici?
“Non penso, perché Ranieri è una personalità molto saggia. Il primo a sapere che la Serie A è un altro sport rispetto alla B è proprio lui. Saprà smorzare nella maniera giusta gli entusiasmi e ritrovare le giuste motivazioni per ripartire con tutto il gruppo. E poi il Cagliari parte da una base già competitiva”.
Ha giocato con Berardi al Sassuolo, ormai in procinto di approdare alla Lazio. Per quali ragioni ci ha messo così tanto a esplodere?
“È un giocatore top che, anno dopo anno, si è migliorato. Grazie a lui, il Sassuolo ha fatto annate incredibili. Poi è stato un orgoglio per tutto il popolo neroverde avere un Campione d’Europa in casa. Si è guadagnato tutto da solo, vestendo la maglia del Sassuolo. Non so dove andrà. Di sicuro le offerte non gli mancano, così come non gli sono mai mancate. Io spero decida di restare al Sassuolo e consolidare il suo ruolo di bandiera del club: gli costudirebbero una statua per tutto quello che ha dato”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA