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Esclusiva

Intervista a Paolillo: “Inter da 7 ma col City non giocato per vincere. Inzaghi impari a…”

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L'ex dirigente nerazzurro ha parlato a Itasportpress
Redazione ITASportPress

La stagione dell’Inter, con uno sguardo al presente e al futuro. In merito a ciò, la nostra redazione ha intervistato in esclusiva Ernesto Paolillo, ex dirigente di rilievo nerazzurro.

Il suo voto alla stagione dell’Inter?

“Onestamente? Non più di 7”.

Nonostante la finale di Champions?

“Quando arrivi in finale di Champions, devi giocare per vincerla. Io non ho avuto questa percezione dai nerazzurri. Poi non ho neanche gradito la formazione iniziale: per me l’Inter doveva essere più aggressiva e attaccare maggiormente la profondità, con Lukaku dall’inizio anziché Dzeko”.


È pertanto favorevole al riscatto dell’attaccante belga?

“Non sono mai stato contrario. È ben amalgamato con l’ambiente ed è garanzia di affidabilità assoluta. Piuttosto i problemi sono su altri ruoli…”.

Ovvero?

“Difesa e attacco. Skriniar andrà via, De Vrij anche. Acerbi? Si apprezza l’impegno, ma è troppo in là con l’età. Bisogna svecchiare il pacchetto arretrato. Poi davanti servono alternative di migliore qualità. Correa, a mio avviso, non è un ricambio all’altezza”.

L’Inter avrà tuttavia la forza di formulare certe operazioni di mercato? Il New Tork Times ha parlato di uno Zhang in ginocchio, con oltre 900 milioni di debito sul groppone…

“Mi auguro possa vendere l’Inter, lasciandola in buone mani. Un club come quello nerazzurro deve sempre avere l’imperativo categorico di navigare in buone acque”.

Al suo amico Moratti potrebbe tornare la voglia di riprendere in mano il timone?

“No. C’è un’epoca per tutto. Noi abbiamo già dato. Ora tocca ad altri”.

Inzaghi può aprire un ciclo longevo con i nerazzurri?

“Deve migliorare ancora molto l. Ora come ora, è un allenatore da 6.5. La parte fisica è curata bene, tatticamente - certe volte - lascia un po’ a desiderare, soprattutto quando effettua i cambi”.

L’Inter può oggettivamente puntare allo scudetto?

“L’Inter deve puntare allo scudetto l’anno prossimo. Sinceramente? Il Napoli non mi sembrava tanto più forte quest’anno, sono stati i nerazzurri - con tutte le partite che hanno perso con le medio-piccole a a cedere spontaneamente. Quando dico che Inzaghi deve ancora migliorare molto, mi riferisco proprio a questo”.

L’ha colpita tutto il caos intorno alla Juve?

“Sì, più che altro per l’ingenuità di certi dirigenti. Come fai a commettere cose simili, quando sai di essere una società quotata in borsa? Ne ha anche risentito, purtroppo, il calcio italiano, a livello di immagine”.

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