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LA VIGILIA

Juventus, Allegri: “Scudetto? Non ci nascondiamo, ma siamo realisti”

Allegri Juventus
Dopo il colpaccio in casa del Milan i bianconeri ospitano il Verona per regalarsi almeno una notte da capolista solitaria. Le parole del tecnico livornese
Redazione ITASportPress

La Juventus insegue una notte da capolista. Ma… non ditelo a Max Allegri. Dopo il successo in casa del Milan i bianconeri ospitano il Verona sabato alle 20.45 per l’anticipo della decima giornata. In caso di successo la Juve andrebbe in testa da sola almeno per una notte, aspettando l’esito di Inter-Roma.

OBIETTIVO CHAMPIONS - Alla vigilia della gara contro l’Hellas, Allegri ha ribadito in conferenza stampa l’obiettivo minimo della stagione, senza però porsi limiti: “Nessuno si nasconde davanti alla parola scudetto, ma bisogna essere realisti. Stiamo lavorando bene affinché la Juventus abbia un futuro. L’obiettivo deve essere chiaro ed è quello di entrare nelle prime quattro”.


L'EUFORIA FA MALE - Vietato, insomma, montarsi la testa. Allegri non dimentica il tracollo contro il Sassuolo: “La partita di domani è insidiosa, molto diversa da quella di Milano. Gli scontri diretti si giocano, gare come quella contro il Verona abbiamo il dovere di vincerle, ma possiamo riuscirci solo mettendoci alla pari dell’avversario. Affronteremo una squadra con grande forza fisica e con dei buoni giocatori. Dobbiamo fare risultato, altrimenti butteremmo via la vittoria contro il Milan. Siamo consapevoli dei nostri limiti, non dobbiamo pensare al fatto che vincendo andremmo in testa, ma solo che sarebbero tre punti per tenere lontane le avversarie. L’euforia esterna può fare male, ricordiamoci del Sassuolo”.

FORMAZIONE - In tema di formazione si va verso il ritorno dell'attacco titolare. E due giovani sono in rampa di lancio: "Chiesa è rientrato dopo tre settimane in cui non si allenava e ha fatto una buona settimana, Vlahovic era già più avanti a Chiesa. Nicolussi Caviglia può stare davanti alla difesa o fare la mezzala. È intelligente, si sta allenando bene, può anche arrivare il suo momento. Nonge è un ragazzo giovane che sa giocare molto bene a calcio ma deve imparare a fare tante altre cose. A sinistra ho un dubbio tra Cambiaso e Kostic, sceglierò domani”.

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