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L'OPINIONE

Lecce, Sticchi Damiani: “Bilancio positivo. Mercato? La nostra linea è chiara”

Lecce Sticchi Damiani
Il presidente dei giallorossi ha parlato a margine dell'assemblea di Lega A, dando anche la propria opinione sulle polemiche per l'utilizzo del Var
Redazione ITASportPress

Intervistato dai giornalisti presenti a margine dell'assemblea della Lega Serie A, il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani non si è sottratto ad un bilancio del girone d'andata dei giallorossi.

Il mancato successo contro il Cagliari ha vanificato la possibilità di toccare alla boa di metà stagione la quota di 23 punti, che avrebbe rappresentato il record nella storia dei salentini in Serie A.


I sette punti di vantaggio sulla terzultima rappresentano comunque un ottimo bottino, superiore alle aspettative, anche se il vistoso calo di rendimento subito nella seconda parte del girone obbligherà a tenere viva l'attenzione: "Abbiamo fatto un girone d’andata strepitoso, farei ovviamente la firma per ripeterci nel ritorno. Abbiamo perso poche partite, soprattutto negli scontri diretti, e questo è molto importante” ha osservato il numero 1 giallorosso.

"NO AI PRESTITI" - Sticchi Damiani ha parlato anche delle possibili operazioni di mercato che potrebbero riguardare il club a gennaio, ribadendo che la linea guida del club è quella di limitare al massimo il numero dei prestiti, rispondendo quindi indirettamente alle voci che vogliono il Lecce interessato a Luka Romero del Milan: "Preferisco lasciare che siano Corvino e Trinchera a parlare di mercato. L’obiettivo è comunque sempre quello di migliorarsi, ma non facendo operazioni estemporanee, bensì seguendo le nostre logiche, con giocatori giovani e di proprietà. Salvo eventuali eccezioni quindi non faremo prestiti. Del resto il 90% della nostra rosa è formato da giocatori di proprietà, quando ricorriamo ai prestiti cerchiamo sempre di strappare il diritto di riscatto”.

"VAR? SERVE CHIAREZZA" - Quindi una battuta sul tema del momento, le polemiche legate al VAR e al suo utilizzo dopo gli episodi delle ultime giornate: "Ho detto e ribadisco che c'è un eccesso di prassi, regole e sotto regole. Serve una riflessione, bisogna fare chiarezza sui casi di utilizzo, perché ci sono troppe fattispecie che generano incertezze. Anche per i giocatori è difficile capire il metro, pur partecipando ad incontri di formazione con gli arbitri. Si rischia di snaturare il gioco, vanno regolamentati meglio i casi di utilizzo del VAR. Il paradosso è che per cercare di eliminare sono state create tante regole, tutte applicabili sempre soggettivamente…”.

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