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Esclusiva

L’intervista – Braglia: “Maignan non è top assoluto. Prima di lui due portieri”

Milan Maignan
Le parole di Braglia a Itasportpress
Redazione ITASportPress

Il Milan, tra presente, passato e, soprattutto, imminente futuro. In merito Simone Braglia, ex portiere rossonero ha parlato a Itasportpress.it.

Maignan è il più forte portiere del mondo?


“No, i più forti sono Courtois e Allison. Nella top 5, in ogni caso, ce lo metto”.

Che tipo di partita si aspetta contro la Juve?

“Dipende da come starà la Juve. Se ci sarà depressone generale post Empoli, oppure se nei bianconeri prevarrà la voglia di riscattare la penalizzazione subita, come accadde contro l’Atalanta a febbraio. In ogni caso, hanno più da perdere i rossoneri: un’eventuale mancata qualificazione in Champions sarebbe estremamente grave”.

Rossoneri che l’anno scorso hanno vinto lo scudetto tra i fasti generali e che, questa stagione, concludono con zero titoli in bacheca…

“In Italia si ha troppa fretta e non si giudicano mai le cose a livello complessivo. Il Milan ha un progetto sul lungo termine e ha, in due anni, vinto uno scudetto e disputato una semifinale di Champions con il solo Giroud come giocatore di maggiore esperienza. Nessuno analizza questo aspetto”.

Tra le fila rossonere pare non ingranare decisamente De Ketelaere. Se il Milan lo desse in prestito, per esempio, al Genoa per fargli acquisire montaggio?

“In Italia si ha sempre questa fretta esagerata con i giovani. Io sto con Paolo (Maldini ndr) quando lo difende. Sbaglio, o nel post pandemia i giocatori più criticati erano Leao e Tonali? Guardate dove sono ora e come rendono”.

Kamada è un giocatore da Milan?

“Dal post pandemia in poi, il Milan non ha sbagliato un colpo di mercato. Per cui, se lo scouting rossonero lo ha giudicato idoneo, dico di sì: Kamada è da club come quello rossonero”.

Cosa dovrebbe fare Ibra del suo futuro?

“Può essere utile in mille modi da dirigente o da uomo spogliatoio, ma non più da calciatore. Bisogna che smetta. L’età anagrafica, purtroppo, è un duro fardello per tutti. Anche per i campionissimi”.

 

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