Perrone: “Lanciai io Bonucci, Juve addio non da capitano. Germania per l’Europeo”

In merito all’approdo di Leonardo Bonucci all’Union Berlino, Carlo Perrone, tecnico che lanciò l’ex Juventus giovanissimo alla Viterbese, con cui è rimasto in contatto in pianta stabile ha detto la sua a Itasportpress.

Ha consigliato lei a Bonucci l’Union Berlino, da “vecchio mentore”?

“No, non l’ho ancora sentito. Lo chiamerò nei prossimi giorni però. Non meritava l’epilogo che gli ha riservato la Juve”.

All’aeroporto di Torino ha dichiarato che ci sarà modo di salutare i tifosi della Juventus…

“Beh, la società non gli ha dato modo di farlo. Mi sembra scontato il concetto”.

La Juventus ha “esagerato” con lui?

“Nel calcio i cicli iniziano e finiscono, ma ci sono modi diversi per farli terminare. Per un capitano con quel palmares, mi sarei aspettato qualcosa di diverso onestamente”.

Come giudica la scelta di approdare in Bundesliga?

“La riprova del fatto che non è ancora un calciatore finito, come tanti dicono. Ha ancora grandi motivazioni. Giocherà anche la Champions League. Se lo hanno cercato club di questo tipo, tra cui la Lazio, un motivo ci sarà…”.

Secondo lei riuscirà anche a convincere di cui Spalletti?

“So che è il suo obiettivo. Lui vuole recuperare la titolarità in un club per conquistare gli europei con la Nazionale. Secondo me ce la farà. Mi aspettavo che, alla fine, avrebbe scelto la Lazio di Sarri, con cui si è trovato molto bene in carriera. Me ne ha sempre parlato con connotati positivi”.

E di Allegri?

“Non entro nel merito. Però è chiaro che tra i due ci fossero incompatibilità tecniche e tattiche. Forse anche caratteriali. Succede nel calcio”.

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